BOLOGNA - Pochi insegnanti e tanti studenti. Nonostante l’emergenza sanitaria, si rischia anche quest’anno la creazione delle rinomate ‘classi pollaio’. Questo l’allarme lanciato dai sindacati della scuola dell’Emilia-Romagna, che avvertono: “A 40 giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico anche in Emilia-Romagna la situazione è preoccupante, al di là delle rassicurazioni di facciata e dei tentativi di normalizzazione. Nonostante da mesi diciamo che serve un provvedimento specifico sulla scuola e risorse straordinarie”. Per le sigle Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, “in Emilia-Romagna registriamo quest’anno un centinaio di studenti in meno, un calo irrilevante rispetto all’anno scorso quando erano complessivamente 548.000 mila, mentre le risorse attribuite in organico per la copertura del personale non sono sufficienti a costituire classi normo dimensionate. Diversi quindi i casi delle cosiddette ‘classi pollaio’, che non bastano ad affrontare la ripresa dell’anno scolastico con l’emergenza sanitaria in atto. Se non verranno urgentemente prese decisioni coerenti in termini di investimenti per edifici scolastici, trasporti, spazi e organici, le misure ‘fai da te’ a costo zero saranno inadeguate a garantire il diritto allo studio degli studenti a partire dai più piccoli e dai più fragili”, attaccano le sigle della scuola. “La soluzione non può passare dalla riduzione del tempo scuola, dalla didattica a distanza e dai banchi monoposto. In queste condizioni, il ritorno a scuola per tutti gli studenti sarà nel caos, la cui unica responsabilità risiede nel ritardo di chi a livello politico ha il dovere di prendere delle decisioni”, contestano i sindacati.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.