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Smog, Greenpeace in azione alla Regione Lazio

«Chiediamo un immediato aggiornamento del piano sulla qualità dell’aria»

di Fabio Mancuso

ROMA – Attivisti di Greenpeace hanno scalato questa mattina il palazzo della Regione Lazio, a Roma, calandosi poi lungo una parete dell’edificio sulla quale hanno aperto un enorme striscione con il volto di Nicola Zingaretti, coperto da una maschera antismog e accompagnato dalla scritta “Aria pulita ora!”. Gli attivisti hanno voluto denunciare il mancato adeguamento del “Piano di Risanamento per la Qualità dell’Aria” regionale alla normativa in vigore.

IL BANNER  - Mentre alcuni attivisti hanno aperto il banner con il ritratto di Zingaretti - opera dello street artist Tvboy, famoso per le sue opere tra cui il murales del bacio tra Di Maio e Salvini -  all’ingresso della sede della Regione altri attivisti hanno manifestato con striscioni che recitano “Tempo scaduto. Ci vediamo in Tribunale”.

MANCATO AGGIORNAMENTO - Greenpeace annuncia infatti un esposto contro il mancato aggiornamento da parte della Regione Lazio del piano per la qualità dell’aria attualmente in vigore. Un piano ormai assolutamente carente e inadeguato alla luce della normativa corrente, adottato oltre otto anni fa sulla base di una normativa del 1999.

IL COMMENTO - «Greenpeace si rivolgerà ai giudici per tutelare il diritto dei cittadini a respirare aria pulita. Il comportamento della Regione, che neppure si è degnata di rispondere in maniera adeguata alla nostra lettera di diffida, è deplorevole», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. «Il governo di Zingaretti è colpevole, da oltre cinque anni, di una grave inazione sul fronte dell’inquinamento atmosferico; è giunto il momento di rivolgersi ai giudici contro un immobilismo incomprensibile, senza scusanti e, soprattutto, dannoso per la salute di migliaia di cittadini».

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