ROMA - C’è l’accordo, la Spagna ha un nuovo governo. All’indomani delle elezioni il Partito Socialista e Unidos Podemos hanno stipulato un patto per governare il Paese. A firmarlo i due leader Pedro Sanchez e Pablo Iglesias, che parlano di «governo di coalizione progressista che combini l'esperienza del Psoe e il coraggio di Unidas Podemos». Per il momento si tratta solo di un “preaccordo”, dato che le nomine per il governo dovranno attendere il voto di fiducia.
GOVERNO PROGRESSISTA - «È un accordo per quattro anni, di legislatura - ha sottolineato Sanchez - Sarà basato sulla coesione e la lealtà e aperto al resto delle forze politiche per costruire una maggioranza parlamentare. Questo nuovo governo sarà rotondamente progressista perché sarà formato da forze progressiste e lavorerà per il progresso della Spagna e di tutti gli spagnoli. Ciò che non rientrerà saranno l'odio e lo scontro fra gli spagnoli».
LA FIDUCIA - Il leader di Podemos ha rimarcato la fiducia con cui si protende a questa alleanza. Nonostante riproponga la stessa alleanza che ha portato alle elezioni anticipate, questo nuovo accordo significherà un nuovo corso per il Paese iberico e per le due forze progressiste di maggioranza. Al momento, quindi, sembrerebbero essere state superate le problematicità del passato, nonostante un'amara nota finale: «Ciò che ad aprile era un'opportunità storica è diventato una necessità storica» ha chiosato Iglesias.
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