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Stefano Fresi, Smetto quando voglio: «Vi svelo come sarà il 3° capitolo!»

L'attore romano sta spopolando tra cinema, teatro, tv e composizioni musicali: un successo che lo conferma artista poliedrico

di Matteo Spinelli

ROMA – Teatro, cinema, tv, musica e molto altro. Stefano Fresi incarna alla perfezione il prototipo dell’artista poliedrico, spaziando con semplicità e sempre con ottimi risultati su tutti i fronti. Roma, classe 1974 e tanta simpatia, l’attore è da poco tornato sul grande schermo con “Smetto quando voglio – Masterclass” di Sydney Sibilia, senza però dimenticare il teatro. «Non ho preferenze tra tv, cinema o teatro, anzi la cosa che mi piace di più è proprio questa possibilità di fare cose diverse», dichiara Stefano Fresi ai microfoni di Cronacadiretta.it, che poi si sbilancia sul 3° capitolo di Smetto quando voglio: «Non posso dire granché, ma vi assicuro che sarà esplosivo».

SMETTO QUANDO VOGLIO – MASTERCLASS – Parlando della sua ultima fatica cinematografica (Smetto quando voglio - Masterclass), Stefano Fresi analizza il sequel del già fortunato primo capitolo: «Spesso i sequel sono un mero tentativo di raschiare il fondo del barile e cercare di guadagnare sull’onda del successo del primo film. In questo caso, invece, Sydney (Sibilia, il regista della pellicola n.d.r.) ha avuto la cura di completare il primo film, toccando argomenti come i cervelli in fuga, cosa di cui nel primo non si parlava. E’ un vero e proprio sviluppo della storia: il pubblico se ne accorge e gradisce».

IL TEATRO – Ma Stefano, nonostante il grande successo che sta ottenendo, non si ferma. Anzi rilancia e fino al 9 aprile sarà in scena al Teatro Piccolo Eliseo di Roma con “L’isola degli schiavi” di Pierre de Marivaux, spettacolo nel quale cura anche le musiche. «E’ un classico e, come diceva Italo Calvino, i classici sono sempre moderni. Un’ occasione per parlare della dinamica servo-padrone in maniera attuale e moderna» spiega l’attore che poi entra nello specifico: «Si parla di un naufragio che vede coinvolti Un conte ed il suo servo e una Marchesa e la sua serva. Il capo dell’ isola, l’ onirico Trivellino, li costringe a scambiarsi i ruoli. E succede di tutto».

RICONOSCIMENTI – L’essere artista a tutto tondo dell’attore romano è stato anche riconosciuto, negli anni, da diversi riconoscimenti. L’ultimo, in ordine di tempo, è il Cinecibo Award, che Fresi ha ricevuto dalle mani di Michele Placido, regista che lo ha fatto esordire sul grande schermo nel 2005 con “Romanzo Criminale”. «Fa sempre piacere – dichiara Fresi – rincontrare persone con le quali hai lavorato bene in passato. Nel caso specifico, Michele è stato un vero e proprio mentore: ricevere un premio da lui raddoppia l’orgoglio».

LA PARTE TIFOSA – Da un po’ di tempo a questa parte, inoltre, in molti stanno scoprendo anche la parte tifosa di Stefano Fresi, vista la sua partecipazione a “Quelli che il calcio” per seguire le partite della Roma. «Sono un tifoso assolutamente moderato. Amo la mia squadra e la seguo, ma ho un grandissimo spirito sportivo» dichiara l’attore.

NEL FUTURO – E per il futuro? Seguendo la sua personalissima linea di lavoro, Stefano ha ancora molto in cantiere per il pubblico: «Nell’ immediato futuro ci sono tre film tra cui “Sconnessi” di Marazziti e “La casa di famiglia” di Augusto Fornari. E poi ancora teatro con il “Sogno di una notte di mezza estate” con la regia di Massimiliano Bruno. Insomma, un sacco di cose» siamo sicuri che non deluderà, come sempre.

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