ROMA – Circa il 70 per cento dei posti di lavoro che sono stati creati in Sudamerica tra l'inizio del 2020 e il primo trimestre del 2021 sono di tipo informale, ovvero non garantiti da un regolare contratto che ne salvaguardi diritti e tutele. Le stime sono contenute nel rapporto 'Lavoro e informalità i America Latina e Caraibi: un recupero insufficiente e disuguale', realizzato dall'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo/Oil). Secondo l'Ilo, il fenomeno rappresenta un ostacolo in più per il recupero economico dei Paese della regione. In Brasile il tasso registrato è del 68 per cento. Stando all'agenzia dell'Onu, la ripresa in America Latina non è sufficiente per poter recuperare tutti i posti di lavoro persi durante la pandemia di Covid-19. Il mercato occupazionale è infatti segnato da un alto tasso di disoccupazione e da una forte prevalenza degli impieghi di tipo informale. Il direttore dell'Ilo per l'America Latina e i Caraibi, l'economista brasiliano Vinicius Pinheiro, vede la situazione con preoccupazione, anche perché è stata aggravata dalla conseguenza della crisi sanitaria. "La già stretta connessione tra l'informalità del lavoro, i redditi bassi e le disuguaglianze sono ancora più evidenti nel contesto sudamericano" ha osservato Pinheiro. "Non si sta creando né la quantità né la qualità degli impieghi di cui questa regione ha bisogno per far fronte a una crisi senza precedenti".
FONTE: Agenzia Dire
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