ROMA – Contro il nuovo coronavirus scende in campo la potenza di circa 30.000 unità di calcolo che lavorano in parallelo, analoga a quella utilizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per scoprire il bosone di Higgs: l'Infn l'ha messa a disposizione delle ricerche condotte da Sibylla Biotech, spin-off dello stesso Infn e delle università di Trento e Perugia, per studiare in dettaglio uno dei principali bersagli del virus SarsCoV2, il recettore Ace2 che si trova sulla superficie delle cellule del sistema respiratorio umano.
LA MISSIONE – L'obiettivo è riuscire a bloccare il virus prima che entri nelle cellule neutralizzando il suo cavallo di Troia, la proteina Spike, utilizzando una tecnologia che studia il comportamento delle proteine in modo completamente nuovo e in tempi rapidi. Si cercano così molecole capaci di interferire con il recettore Ace2 impedendo al virus di entrare nelle cellule.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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