ROMA - “Le lotte e l’utopia”: così si chiama l’iniziativa di quest'anno della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e la Fondazione Gramsci. Per il terzo anno consecutivo, le fondazioni mirano a stimolare la memoria collettiva per ricordare e approfondire i temi di una pagina di storia italiana nelle arti e nella società. Dopo la Rivoluzione d’ottobre e Il Sessantotto, il format “Il progetto e le forme di un cinema politico” si concentrerà sugli anni 1969/1970.
L’INIZIATIVA - La terza edizione della manifestazione avrà quindi luogo dal 4 al 12 novembre e si svilupperà in una giornata di studi, una rassegna cinematografica di 20 film (alla Casa del Cinema di Roma), un seminario all’Università Roma Tre e un evento speciale al Cinema Farnese.
LE TEMATICHE - È doppio e parallelo il binario su cui scorrono in modo diverso ma convergente la prassi e l’utopia politico-sociale di quei fatidici anni, spesso attraversati da contraddizioni: da una parte la continuazione delle idee del 68’ studentesco, la polemica contro il consumismo e l’alienazione della società di massa, elementi che si arricchiscono nel nostro Paese a livello di classe delle grandi lotte operaie con il conseguente e concomitante movimento reazionario che culmina con lo stragismo di Stato; dall’altra le utopie di un’aspettativa di un futuro diverso, metaforicamente incarnate sia dal primo esperimento storico di far dialogare due computer, sia dal più spettacolare e noto evento dell’allunaggio dell’Apollo 11.
LUNEDÌ - Una giornata di studio con illustri esponenti del mondo universitario, critici e studiosi aprirà la manifestazione lunedì 4 novembre alla Casa del Cinema (ore 9:30/17:00). Dissertazioni fantascientifiche alternate al cinema di lotta, al rapporto tra lavoro e avvenimenti storici del ‘69 e alle intersecazioni fra le arti filmiche nei linguaggi di radio, televisione e musica, vedranno intervenire, presentando le proprie relazioni sull’argomento, Giovanni Spagnoletti, Carlo Casula, Ermanno Taviani, Emiliano Morreale, Luciana Castellina, Antonio Medici, Maurizio Zinni, Alma Mileto, Damiano Garofalo, Renato Parascandolo, Paolo Carusi e Silvana Silvestri. Gli incontri saranno coordinati da Vincenzo Vita, presidente della Fondazione AAMOD e Marco Maria Gazzano, docente a Roma Tre.
GLI OSPITI - Molti gli autori e le opere in programma all’interno della rassegna cinematografica, tutte presentate da studiosi e protagonisti della macchina da presa: nel nutrito calendario, Paolo Taviani introdurrà "Sotto il segno dello scorpione", girato insieme al fratello Vittorio; Liliana Cavani presenterà il suo "I cannibali"; Mario Tronti presenterà due film del movimento operaio, Wilma Labate introdurrà "Concerto in fabbrica" (di Maurizio Rotundi) e un quasi sconosciuto film documentario di Gian Maria Volontè, "La tenda in piazza"; Paolo Brogi, autore di un recentissimo volume sulla morte di Giuseppe Pinelli, presenterà i film di Elio Petri e di Nelo Risi sulla morte di Pinelli; Giovanni Spagnoletti introdurrà "Il seme dell'uomo" di Elio Petri; interverranno ancora Bruno Di Marino, Piero Di Siena, Emiliano Morreale, Carlo Ghezzi ed Ermanno Taviani.
CINEMA FARNESE - Chiuderà la rassegna un evento speciale, in programma venerdì 8 novembre (ore 18,00) al Cinema Farnese: la proiezione di "Contratto", di Ugo Gregoretti, che sarà preceduta da un incontro con Giorgio Benvenuto, Riccardo Iacona, Maurizio Landini e Vincenzo Vita. Saranno presenti in sala Orsetta e Pippo Gregoretti.
IL SEMINARIO - Come appendice alla manifestazione, l'11 e il 12 novembre, avrà luogo un seminario sul Sessantanove e gli artisti nell’aula del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre.
L'INGRESSO - L’ingresso a tutti gli incontri è libero fino esaurimento posti.
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