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Torna Lunathica, Festival Internazionale di Teatro di Strada

Per un mese oltre cento artisti da tutto il mondo si danno appuntamento a Torino

di Valerio Cruciani

TORINO - Dal 31 maggio al 29 giugno torna Lunathica - Festival Internazionale di Teatro di Strada, un festival diffuso che si svolge su 13 palcoscenici a cielo aperto di 8 comuni (Mathi, Fiano, San Francesco al Campo, Lanzo, San Maurizio Canavese, Balangero, Nole e Ciriè) a due passi da Torino e dalla Reggia di Venaria, immerso nelle bellezze paesaggistiche del Canavese e delle Valli di Lanzo e, unite dalla nuova pista ciclabile del progetto Corona Verde della Regione Piemonte. Lunathica quest’anno propone 17 serate a ingresso gratuito, 25 compagnie, 12 prime nazionali, 8 date uniche in Italia, 7 prime regionali e oltre 100 artisti provenienti da Argentina, Colombia, Canada, Francia, Italia, Messico, Spagna, Uruguay e Israele.

IL TRAGUARDO - Si tratta della diciottesima edizione, traguardo importante come sottolinea Cristiano Falcomer direttore artistico e fondatore di Lunathica: “Abbiamo superato la fase della giovinezza ed entriamo in quella della maturità. Mai come quest’anno abbiamo sentito il supporto della comunità che sostiene il Festival che non è più solo una iniziativa de I Lunatici, ma è diventato un appuntamento molto voluto e sentito dalle persone che lo vivono, lo seguono, lo sostengono e fanno in modo che continui ad avere lo stesso spirito corsaro e libertario degli inizi quando nel lontano 2002 andò in scena a Mathi (da cui la lettera H che portiamo nel nome) il primo appuntamento di questa manifestazione. L’entusiasmo è lo stesso – prosegue Falcomer – e medesima la voglia di intrattenere e divertire il pubblico cercando proposte artistiche sempre nuove e all’altezza delle aspettative di un pubblico sempre più ampio, attento ed esigente”.

DOVE - Piazze, cortili, centri storici verranno ridisegnati da performance capaci di far commuovere, divertire ed emozionare il pubblico, il cui trend di crescita positivo testimonia il diffuso apprezzamento del Festival che lo scorso anno ha superato il record delle 20.000 presenze. Portare lo spettacolo in contesti inconsueti è una delle vocazioni del Festival e sarà estremamente emozionante e suggestivo trovarsi anche quest’anno (22 giugno, Nole) immersi nella natura e nella cornice dell’oasi naturalistica “I Gorét” (un magnifico bosco nel cuore dell’area naturale, collegata al comune di Nole attraverso la pista ciclabile Corona Verde Stura) che si riconferma come il perfetto contesto bucolico in cui gustarsi l’emozione del Cirque Rouages, un inno alla vita portato in scena da acrobati, funamboli e musicisti intorno a una imponente struttura fatta di ingranaggi e ruote.

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