giovedì 12 luglio 2018 - 13:34

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UE: congelamento e confisca dei beni più rapida contro la criminalità

Nuove regole per accelerare il congelamento e la confisca dei beni criminali in tutta l'UE

di Giulio Calenne

BRUXELLES - Questa legislazione, già concordata in via informale tra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio il 14 giugno, dovrebbe rendere più rapido e semplice per gli Stati membri dell'UE chiedersi reciprocamente di congelare beni criminali o confiscare proprietà criminali.

I NEGAZIATI - I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno concordato l’introduzione delle scadenze: un paese dell'UE che riceve un ordine di confisca da un altro paese dell'UE avrà 45 giorni per eseguire l'ordine; gli ordini di congelamento transfrontalieri devono essere eseguiti con la stessa velocità e priorità di quelli nazionali. Le autorità avranno quattro giorni per congelare le risorse in caso di richieste di congelamento urgenti.

DOCUMENTI E VITTIME - I documenti standard: verranno utilizzati certificati e moduli standard per garantire che i paesi dell'UE agiscano più rapidamente e comunichino in modo più efficiente. Le vittime, invece, saranno le prime in fila a ricevere un compenso quando distribuiranno beni confiscati.

PRIVARE DEI BENI - Privare i criminali dei loro beni è uno strumento importante per combattere la criminalità organizzata e il terrorismo. Tuttavia, attualmente solo l'1,1% dei profitti criminali è confiscato nell'UE.

IL COMMENTO - La relatrice Nathalie Griesbeck (ALDE, FR) ha dichiarato: «Sono lieta che questo regolamento sia stato adottato; è il prodotto di un lavoro costruttivo tra le istituzioni dell'UE. Il Parlamento si è assicurato che il nuovo strumento sia più veloce, più efficiente, più operativo e più equo per le vittime, per tutte le persone colpite e basato sul rispetto dei diritti fondamentali».

IL PERICOLO - Secondo uno studio di Europol del 2016, il 98,9% dei profitti criminali stimati nell'UE non viene confiscato e rimane a disposizione dei criminali. Tra il 2010 e il 2014, il 2,2% dei profitti criminali stimati è stato provvisoriamente sequestrato o congelato, ma solo l'1,1% è stato infine confiscato a livello dell'UE.