Shadow

Cronaca Diretta - Accendiamo l'Informazione

Shadow

Parlamento Europeo

UE: il sostegno ai progetti di sviluppo deve continuare anche dopo il 2020

La politica di coesione non dovrebbe essere presentata come l'unica soluzione a ciascuna crisi

di Giulio Calenne

BRUXELLES - Il bilancio della politica di coesione dell'UE deve rimanere abbastanza ampio dopo il 2020 per finanziare gli investimenti dell'UE in progetti di sviluppo regionale in grado di affrontare le sfide attuali e future, affermano i deputati della commissione per lo sviluppo regionale in una risoluzione non legislativa approvata con 35 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astensione .

POLITICA DI COESIONE - Sottolineano che concentrare la politica di coesione sulle regioni meno sviluppate dell'UE in risposta alla perdita di fondi dovuta alla Brexit: «ostacolerebbe i progressi nelle priorità politiche dell'intera Unione europea». I deputati sono "estremamente preoccupati" per il fatto che molte regioni dell'UE sarebbero escluse dal campo di applicazione della politica di coesione negli scenari recentemente presentati dalla Commissione europea per il bilancio a lungo termine dell'UE, il quadro finanziario pluriennale (QFP).

BILANCIO AMBIZIOSO - Chiedono un bilancio ambizioso per far fronte alle sfide affrontate dalle regioni e affermano che la politica di coesione non deve essere una "variabile di aggiustamento", sottolineando che la copertura della "politica di coesione" di tutte le regioni dell'UE è una "linea rossa" per il Parlamento europeo.

I CAPISALDI - L'occupazione, l'inclusione sociale, la lotta alla povertà, il sostegno all'innovazione, la digitalizzazione, il sostegno alle PMI e alle start-up, i cambiamenti climatici, l'economia circolare e le infrastrutture dovrebbero costituire aree prioritarie per la futura politica di coesione, afferma il testo. La politica di coesione può anche aiutare a rispondere a nuove sfide, come la sicurezza o l'integrazione dei rifugiati sotto la protezione internazionale, ma "non può essere la soluzione a tutte le crisi", aggiunge.

IL PIL PRO CAPITE - Anche se il PIL pro capite regionale dovrebbe rimanere il criterio principale per l'assegnazione dei fondi di coesione dell'UE, anche altri criteri dovrebbero essere presi in considerazione, per fornire un quadro più preciso delle condizioni socioeconomiche, sottolineano i deputati. Sostengono l'utilizzo di criteri sociali, ambientali e demografici, in particolare il tasso di disoccupazione e il tasso di disoccupazione giovanile.

IL COMMENTO - Il relatore Marc Joulaud (PPE, FR) ha dichiarato: «Con questo voto, la commissione per lo sviluppo regionale invia un messaggio forte per un'ambiziosa politica di coesione che copra tutte le regioni dell'UE in vista della proposta della Commissione sul prossimo quadro finanziario pluriennale. Sulla base di un'ampia consultazione con le autorità locali e regionali e i beneficiari sul terreno, la relazione adottata oggi sottolinea la necessità di semplificare la politica di coesione e di avvicinare l'Europa ai suoi cittadini attraverso progetti concreti ».

Scrivi il tuo commentoScrivi il tuo commento

Altre Notizie

Indietro
Avanti

Eventi

Editoriale

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio 5 febbraio 2022 17:15

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio

Il calcio italiano è finito. Ora mancano solo i titoli di coda

ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...

Leggi l'Editoriale Leggi l'Editoriale

Dalle nostre pagine Social

Spazio Pubblicitario

Il Sondaggio

Covid, il 31 marzo è la data giusta per togliere lo stato di emergenza?

Questo sondaggio è chiuso.

  • 54.5 %
  • No 45.5 %
Vai alla pagina dei sondaggiLeggi l'articolo