BRUXELLES - I deputati esprimono grave preoccupazione per il persistente stallo politico e la mancanza di progressi nella ricerca di una soluzione al conflitto in Siria. Il collasso economico e la disastrosa crisi umanitaria nel paese sono profondamente preoccupanti, con il 90% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà, affermano i deputati, in una risoluzione sul conflitto siriano dieci anni dopo la rivolta. Chiedono all'UE di aumentare la sua risposta finanziaria e politica.
LA SOLUZIONE - Una soluzione sostenibile al conflitto siriano non può essere raggiunta con mezzi militari, sottolineano, criticando la mancanza di volontà del regime siriano di negoziare nella stesura di una nuova Costituzione siriana, nonostante l'opposizione siriana sia pronta a cooperare. Le normali relazioni diplomatiche possono riprendere solo dopo sostanziali cambiamenti in Siria. Finché non ci saranno progressi fondamentali sul campo con un impegno chiaro, sostenuto e credibile in un processo politico inclusivo, i deputati si oppongono a qualsiasi normalizzazione delle relazioni diplomatiche con il regime siriano. Dato il contesto attuale, le prossime elezioni presidenziali siriane del 2021 sono completamente prive di credibilità agli occhi della comunità internazionale, sottolineano.
LA CONDANNA - Il Parlamento condanna fermamente tutte le atrocità e le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Siria, in particolare dal regime di Assad, ma anche da Russia, Iran e Turchia, e sollecita il regime siriano a rilasciare immediatamente i 130.000 prigionieri politici ingiustamente detenuti.
I CRIMINI - Riaffermando che i responsabili dei principali crimini internazionali devono essere debitamente perseguiti, i deputati chiedono alla Commissione europea di presentare un piano d'azione dell'UE sull'impunità, con un capitolo specifico sulla Siria. Questo piano d'azione dovrebbe cercare di coordinare e armonizzare meglio gli sforzi e le risorse degli Stati membri per perseguire i criminali di guerra nell'UE. Invitando gli Stati membri dell'UE a mantenere le sanzioni contro le persone e le entità coinvolte nella repressione in Siria, i deputati sottolineano che è fondamentale evitare di infliggere conseguenze negative non intenzionali che le sanzioni potrebbero avere sui cittadini siriani utilizzando esenzioni umanitarie per un'azione umanitaria di principio.
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