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Editoriali

UEFA, i problemi territoriali falsano le coppe europee?

Politica e calcio: una condizione arrivata ormai allo stremo

di Filippo Testini

ROMA - Zenit San Pietroburgo, CSKA Moskva e Shakhtar Donetsk in Champions League 2014/15, Dnipro Dnipropetrovsk, FC Krasnodar, FC Dynamo Kiev e Metalist in Europa League 2014-15. Sono queste le squadre più a rischio di eliminazione nei rispettivi gironi delle competizioni europee. Perché? Il Panel di Emergenza UEFA del 16 luglio ha comunicato alcune decisioni, “extra” regolamento, in merito alla situazione politica e di sicurezza in Israele, Ucraina e Russia. Data la situazione corrente, ha deciso che in terra israeliana non si possano disputare incontri delle competizioni UEFA, di conseguenza le squadre di questa nazionalità hanno dovuto proporre sedi alternative al di fuori del proprio territorio per le gare casalinghe delle due coppe europee.

PANEL DI EMERGENZA - In seguito a un aggiornamento sulla situazione di sicurezza in Ucraina, il panel ha deciso di consentire lo svolgimento delle competizioni UEFA per club a Dnipropetrovsk e Odessa, oltre che a Kiev e Lviv. Questa decisione interessa l’FC Dnipro Dnipropetrovsk e l’FC Chornomorets Odesa, che partecipano in Europa League. Alla luce della situazione politica corrente, la Federcalcio russa (RFS) e la Federcalcio Ucraina (FFU) si sono dette preoccupate per la sicurezza qualora le squadre russe e ucraine fossero state sorteggiate contro nelle competizioni UEFA. Dopo aver valutato la richiesta e considerato la situazione nei due paesi, il Panel di Emergenza UEFA ha deciso che le squadre russe e ucraine non potranno essere sorteggiate contro, come già è avvenuto nei gironi iniziali, fino a nuovo avviso.

E SE... - A questo punto sorge spontanea una domanda: e se i Paesi coinvolti fossero stati altri? Cosa sarebbe successo? Occorrerebbe un articolo chiaro e permanente all’interno del regolamento UEFA, dato che il conflitto potrebbe durare ben oltre una semplice edizione delle due coppe europee, e non un Panel di Emergenza. Altrimenti si rischia di pensare che le coppe europee siano falsate. Se le due compagini (Ucraina e Russia) dovessero andare in finale o in semifinale, cosa succederebbe? E se, ancora, le due nazionali dovessero approdare alla fase finale del Campionato Europeo del 2016, che si disputerà in Francia, come ci si dovrebbe comportare? L’ipotesi più reale ed efficace sarebbe quella di eliminare una parte della politica nel calcio che conta. In questo caso cancellare dalle competizioni le squadre coinvolte in conflitti interni o con altre nazioni. Si riacquisterebbe credibilità e sicurezza allo stesso tempo. E magari dare spazio ai Paesi più civili e con zero rischio di incidenti mortali o aumentare il numero di squadre della stessa nazione che possano partecipare alle competizioni europee, in sostituzione di club facenti parte di territori pericolosi. Se i dubbi su questo sport, tra i più seguiti ed amati, continueranno a crescere, allora i poteri forti dovranno arrivare a prendere decisioni dure.

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