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US Open: nella sfida tra i giocatori dell’élite mondiale c’è anche Molinari

L’azzurro, leader nella Race To Dubai, nominato “golfista del mese di maggio” dell’Eurotour

di Matteo Bertoncini

NEW YORK - L’élite mondiale sarà a confronto nel 118° US Open, il secondo major stagionale in programma al Shinnecock Hills GC di Southampton (New York) dal 14 al 17 giugno. In campo Francesco Molinari, reduce da due grandi prestazioni con il successo nel BMW PGA Championship e il secondo posto nel 75° Open d’Italia, le prime due gare delle Rolex Series dell’European Tour. Ricordando anche la seconda posizione conseguita nell’US PGA Championship, l’ultimo major del 2017, il torinese entra d’obbligo nella hit parade dei favoriti in un evento in cui, a parte il valore intrinseco del titolo che nei major significa gloria perenne e un riflesso economico rilevante, offre tanti motivi di interesse.

LA VITTORIA - Ad accrescerli ulteriormente è stata la vittoria della scorsa settimana di Dustin Johnson (FedEx St. Jude), che l’ha riportato sul trono mondiale, ponendo lo spodestato Justin Thomas nella necessità di prendersi una immediata rivincita per ribaltare nuovamente la situazione. Compito per niente agevole in un contesto in cui ci sono quasi tutti i migliori al mondo e, in particolare, i primi 20 del world ranking che per qualità, classe e tecnica, rendono impossibili le previsioni. Ricordiamo Justin Rose, Jordan Spieth, Jon Rahm, Rory McIlroy, Rickie Fowler, Jason Day, Brooks Koepka, che difenderà il titolo, e Hideki Matsuyama, ossia gli altri che sono nella top ten, ma appena dietro ci sono Tommy Fleetwood, Patrick Reed, a segno nel Masters, Sergio Garcia, Alex Noren, Henrik Stenson, lo stesso Molinari (n. 18) e Phil Mickelson.

WOODS - Non è tra i venti, ma solo all’80° posto Tiger Woods che, tuttavia, come sempre fa notizia e calamita l’attenzione della vigilia. Non è importante la sua collocazione nella lista del favoriti, ma solo il fatto che partecipi. Pierre de Coubertin non c’entra. Il punto è che un torneo con Tiger è tutt’altra cosa rispetto a uno senza. Non prende parte all’US Open da tre anni e in precedenza ne ha vinti tre, l’ultimo nel 2008. Obiettivo centrare il quarto e non lo ha certo nascosto. Resta da vedere se il suo spirito vincente si coordinerà con il gioco, che va e viene, a volte anche nel corso dello stesso giro.

GOLFISTA DEL MESE DI MAGGIO - E’ un momento magico per Francesco Molinari. Dopo il BMW PGA Championship e l’Open d’Italia  è salito al vertice della money list europea, è al primo posto in quella che conduce alla Ryder Cup di Parigi, ed è entrato tra i primi 20 del world ranking. Ora è stato anche nominato “Hilton Golfer of the Month for May” ossia golfista del mese di maggio dell’European Tour per il suo successo a Wentworth. L’azzurro ha ricevuto il 62% dei voti, la più alta percentuale ottenuta da un vincitore in questa stagione, e ha preceduto lo spagnolo Adrian Otaegui con i 17%. E che il golf italiano sia in piena salute è sottolineato anche dal primo posto di Lorenzo Gagli nell’ordine di merito del Challenge Tour.­­­

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