ROMA – Nuova stretta in arrivo sui visti negli Stati Uniti, con l'amministrazione Trump che stavolta si appresta a mettere nel mirino i social media. A chi vuole entrare nel Paese verrà chiesto di consegnare le chiavi di accesso ai propri profili Facebook, Twitter, Google. Le autorità potranno così ricostruire tutta la storia online di una persona e verificare, per esempio, eventuali segnali di di radicalizzazione o attività di proselitismo.
LA DECISIONE – La misura, contenuta in una serie di nuove regole messe a punto dal Dipartimento di Stato, non riguarderà i cittadini di Paesi amici come l'Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito, il Giappone, la Corea del Sud o il Canada. Ma interesserà una platea ben più ampia rispetto all'ipotesi iniziale: quasi 15 milioni di persone. Si applicherà infatti non solo a chi fa richiesta di un visto di immigrazione, ma anche chi vuole entrare negli Usa per turismo o per motivi di studio e di lavoro.
I CONTROLLI – I controlli 'rafforzati' però non si limiteranno solo alle informazioni contenute su queste piattaforme. Le autorità americane chiederanno ai richiedenti il visto anche i numeri dei vecchi passaporti, i vecchi numeri di telefono e l'accesso agli indirizzi email.
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