MILANO - Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al webinar “Gli stati generali delle pensioni” organizzato dalla Bocconi, ha detto: «Già prima della pandemia, in molti paesi avanzati il livello del debito pubblico risultava alto in prospettiva storica, in particolare a causa, nell’area dell’euro, dell’eredità della crisi dei debiti sovrani. Anche la sostenibilità dei sistemi pensionistici era oggetto di attenzione: l’effetto dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa pubblica appariva solo in parte compensato dall’inasprimento dei requisiti per il pensionamento.
IL COMMENTO - «La pandemia e le misure adottate per il suo contenimento – ha aggiunto – hanno esacerbato entrambi i problemi. Il rapporto tra debito pubblico e prodotto è aumentato ovunque, per effetto della recessione (sia in modo diretto sia attraverso l’operare degli ammortizzatori automatici di bilancio) e delle misure espansive discrezionali. L’aumento della disoccupazione si rifletterà, almeno nel breve periodo, in più alti tassi di pensionamento e in minori entrate contributive», ha concluso Visco.
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