Archivio Disarmo: “In Italia nuovo boom dell’export di armi”

ROMA – Dall’analisi della Relazione annuale prevista dalla Legge 185/1990 sulle esportazioni e importazioni di materiali d’armamento emerge che, nel 2024, l’Italia ha registrato una significativa crescita dell’export per un valore complessivo di circa 8 miliardi di euro (+23,58% rispetto al 2023). L’incremento maggiore si è verificato per quel che concerne le autorizzazioni individuali pari a 2.569 (per un valore totale di circa 6,5 miliardi di euro) che, in termini reali, sono aumentate del 22,28% rispetto alle 2.101 del 2023 (4,8 miliardi di euro). La variazione economica è stata del 35,34%. Tutte le altre tipologie di operazioni (licenze globali di progetto, di trasferimento e autorizzazioni generali) segnalano un decremento.

Nel 2024, una parte significativa delle esportazioni italiane è destinata ai Paesi membri dell’UE e della NATO (44,09% del totale). Il restante 55,91% ha interessato gli Stati extra UE non NATO. Questa inversione conferma una tendenza iniziata nel 2018, sul cui dato ha rilevanza la licenza di oltre 1 miliardo di euro autorizzata nei confronti dell’Indonesia. Tra i principali destinatari dell’export di materiali d’armamento italiani, il Paese asiatico è salito dal trentacinquesimo al primo posto. Ulteriori variazioni degne di nota sono state registrate dalla Nigeria, passata dal sedicesimo al terzo posto, e dall’Ucraina, scesa dal secondo all’undicesimo posto. L’export verso Francia, Regno Unito e Germania continua ad attestarsi tra le prime cinque posizioni in linea con la tendenza degli anni precedenti.

Nel 2024, l’Asia è divenuta la seconda area per autorizzazioni individuali concesse (27,10% del totale), superata soltanto dai Paesi europei (39,39%). Al terzo posto, si attestano i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente (12,86%). “Sono ben 90 i destinatari dei nostri materiali di armamento e – aggiunge Maurizio Simoncelli, vicepresidente di Archivio Disarmo – tra questi troviamo Stati come l’Egitto e l’Arabia Saudita, che certo non brillano per il rispetto dei diritti umani”.

Nel 2024, Leonardo S.p.A si conferma la società leader nel settore della difesa con un volume di esportazioni pari a 1,8 miliardi di euro (+38% rispetto al 2023). Segue Fincantieri S.p.A. con 1,5 miliardi di euro che, grazie alla commessa verso l’Indonesia, ritorna nell’elenco delle principali compagnie italiane (top 15) del settore difesa. In terza posizione Rheinmetall Italia S.p.A (426 milioni di euro), che guadagna tre posizioni rispetto al 2023 (+48%). “Dalla Relazione – nota Maurizio Simoncelli– emerge chiaramente l’incremento continuo di autorizzazioni individuali dell’export italiano che, da una media di 1,5 miliardi del quindicennio 1991-2005, è arrivato a più del quadruplo. L’aumento dimostra che la normativa vigente, che l’attuale governo vuole cambiare, nei fatti non ostacola l’export italiano come viene spesso lamentato”.