Marco Innocenzi, il primo bilancio da Sindaco di Tivoli

ROMA – Esistono delle tappe intermedie nel percorso politico e amministrativo di un Sindaco che inevitabilmente, essendo questi a capo di un’amministrazione e sovrintendendo al funzionamento degli uffici e all’esecuzione degli atti, rappresentano un momento di riflessione e valutazione del suo operato e della sua squadra di governo.

E uno di questi momenti è sicuramente costituito dalla scadenza del primo anno di mandato, in cui per l’appunto si tira un bilancio, si fa un po’ un resoconto delle attività svolte, dei risultati conseguiti, delle difficoltà/criticità incontrate, delle prospettive future e, più specificatamente, dello stato di salute della maggioranza.

Sentiamo a riguardo, Marco Innocenzi, Sindaco del Comune di Tivoli espressione di Fratelli d’Italia, insediatosi esattamente un anno fa.

Inizierei – afferma Marco Innocenzi – innanzi tutto ringraziando Cronaca diretta per avermi fornito l’opportunità di raccontare il mio primo anno alla guida di Tivoli. Sono stati 365 giorni avvincenti per chi come me fa politica sin da ragazzo e sognava di poter essere un giorno al governo della propria Città. Non nascondo, e lo dico senza un filo di retorica, che volevo fortemente raggiungere questo obiettivo esclusivamente per ridare indietro a Tivoli ciò che mi ha regalato, in termini di opportunità, nel corso della mia vita. Mettermi al servizio del bene comune per poter accrescere l’orgoglio di essere tiburtini era il mio sogno. Curare le aree verdi, le infrastrutture e gli spazi di socializzazione, concorrere a promuovere e a valorizzare i beni storico-culturali e le altre incredibili risorse del nostro territorio e, con esse, anche le attività turistico-ricettive e commerciali, offrire ai tiburtini una Città viva 365 giorni l’anno, è il grande obiettivo. Forse non sempre ci accorgiamo di quanto siamo fortunati a essere nati e cresciuti qui, in una Città con più di 3000 anni di storia che è una delle poche al mondo a poter vantare due patrimoni dell’umanità”.

Ci racconti com’è nata questa esperienza.

Partecipare alla competizione elettorale – afferma Innocenzi – è stato un bellissimo viaggio: durante i mesi di campagna elettorale ho avvertito la vicinanza di tantissimi tiburtini, ho dialogato con moltissimi di loro, illustrando le mie proposte e, soprattutto, ascoltando attentamente le loro istanze. Credo che alla base della vittoria della mia coalizione ci sia stato proprio questo: il provare a essere vicini a tutti, senza distinzioni, partendo dal presupposto che il Comune è l’ente esponenziale di una comunità a cui deve rispondere. E questo modus operandi è continuato anche dopo l’ingresso a Palazzo San Bernardino, una volta indossata orgogliosamente la fascia tricolore. Non sono mai stato abituato a vivere in una “bolla sociale”: sin da piccolo, e di questo devo essere grato ai miei genitori per il relativo insegnamento, mi sono sempre interfacciato con tutti, senza preconcetti. Anche oggi per me non è cambiato nulla: ogni tiburtino vale allo stesso modo, ogni voce che ascolto, anche se politicamente di segno opposto, è fondamentale per comprendere se il lavoro che stiamo conducendo come amministrazione procede nella giusta direzione. Credo, soprattutto in un’epoca di crescente disaffezione della gente alla politica, che cercare di coinvolgere, rendere partecipi i cittadini nella gestione della cosa pubblica rappresenti la vera sfida di noi amministratori. Se devo, per un attimo, parlare delle mie sensazioni personali vorrei dire che sicuramente il momento più emozionante del successo elettorale è stato avere al mio fianco le persone che sin dal primo giorno hanno condiviso questo percorso con me. Sono tante e senza di loro, lo dico con molta franchezza, oggi non rivestirei la carica di Sindaco”.

Ci dica di questo primo anno di mandato.

Questo primo anno – dice il Sindaco – è stato intensissimo sotto diversi profili. Una cosa che sto particolarmente apprezzando, ora che l’estate è praticamente giunta, è quanto Tivoli sia tornata a essere viva: mi piace vedere che i ragazzi stiano riempiendo le piazze, loro che sono il nostro futuro e noi che dobbiamo offrire loro le migliori opportunità, anche in termini di divertimenti e di occasioni di socialità. Abbiamo recentemente celebrato la festa dello sport e pure nella circostanza, anche grazie alla massiccia partecipazione delle associazioni sportive del territorio, le piazze si sono riempite. Stiamo inoltre portando avanti diversi lavori pubblici: penso ad esempio alla recente riapertura del Museo Civico nel Complesso dell’Annunziata o all’apertura del Criptoportico, un importante elemento di rappresentanza della nostra ricca storia. Stiamo provvedendo all’iter per poter far aderire Tivoli al percorso della transumanza riconosciuto come bene immateriale dall’UNESCO, al fine di acquisire il terzo sito patrimonio dell’umanità. Mi preme evidenziare, in particolare, come finalmente tutto il territorio sia preso in adeguata considerazione: non vogliamo lasciar indietro nessun quartiere. Ogni zona del nostro Comune merita la medesima attenzione e per noi esistono solo cittadini di Serie A, a prescindere dalle località in cui vivono. Non meno importante, inoltre, è la particolare attenzione che stiamo mettendo alle iniziative tese a drenare risorse finanziarie sovracomunali, a costo zero per i cittadini, soprattutto in una fase come questa in cui, non di rado, i bilanci degli enti locali sono asfittici. In tale direzione, come non evidenziare che proprio in questi giorni la Regione Lazio, che ringrazio convintamente per la grande attenzione e sensibilità istituzionale, ci ha accordato un finanziamento di 3,8 milioni di euro finalizzati a favorire il turismo inclusivo. Le nostre Ville sono sempre fra i dieci siti più visitati in Italia durante le aperture gratuite e pertanto è necessario che anche le persone con disabilità possano trovare una città accessibile, eliminando o riducendo barriere, ostacoli che ricordo non sono solo di tipo architettonico, ma anche digitali, con quest’ultimi che, concernendo la comunicazione e l’accesso alle informazioni, non sempre si vedono ma sono ugualmente inaccettabili perché comunque preclusivi dell’inclusione e della partecipazione di tutti”.

In conclusione, ci parli delle prospettive future.

Ci tengo innanzitutto a esprimere – conclude il Sindaco – un totale e convinto ringraziamento a tutta la squadra di governo, dagli assessori ai consiglieri di maggioranza, perché soltanto uno sconsiderato potrebbe pensare che tutto quello che di buono abbiamo fin qui realizzato sarebbe stato possibile in assenza di una compagine forte, compatta, in grado di muoversi concordemente, in coerenza con le linee programmatiche esposte dapprima agli elettori tiburtini e poi in aula consiliare all’atto dell’insediamento. Tutti loro, indistintamente, rappresentano una freccia importante nel nostro arco e, in tal senso, non avrei potuto chiedere una squadra migliore per poter amministrare. Quanto al futuro, l’impegno è quello di continuare con la stessa passione e determinazione di questi primi 365 giorni. Ci sono delle giornate dure, durante le quali le incombenze diventano pesanti e a volte sembra difficile poterne venire a capo, d’altronde siamo essere umani con i nostri limiti e le nostre debolezze. Ma di sicuro non rinunceremo a mantenere la barra dritta e a ricordarci il compito ben preciso che la comunità tiburtina ci ha affidato. I prossimi quattro anni saranno pertanto in continuità con il primo anno, la nostra stella polare è e resterà il nostro programma e a quello ci atterremo, implementando, laddove possibile, gli strumenti per perseguire gli obiettivi in esso esposti. In tal senso, al fine di poter fornire un riscontro circa gli intendimenti espressi in questa sede, spero in futuro di avere analoghe opportunità da Cronaca diretta”.