Albano, FDI su mozione Gaza: “Sindaco non riduca tema cruciale a strumento di divisione”
ROMA – “In merito alla mozione discussa e approvata durante il Consiglio Comunale del 20 maggio 2025 sulla situazione in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, sentiamo il dovere di chiarire pubblicamente le ragioni del nostro abbandono dell’aula”. Dichiarano in una nota il Capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Savelli ed il Consigliere e Coordinatore cittadino di Albano del partito di Giorgia Meloni Roberto Cuccioletta. “La nostra uscita non è stata, come alcuni hanno insinuato, un gesto di disinteresse o contrarietà rispetto alla drammatica questione palestinese. Al contrario, consideriamo quel conflitto uno dei drammi umanitari più gravi e laceranti del nostro tempo, e riteniamo che debba essere affrontato con equilibrio, responsabilità e spirito di condivisione, soprattutto in un contesto istituzionale. Ci siamo allontanati dall’aula non per il contenuto della mozione, ma per il metodo con cui si è voluto portare avanti un tema così importante. Dopo oltre due ore di dibattito su una delibera che abbiamo ritenuto tecnicamente errata e invotabile, in un Consiglio comunale convocato in seconda seduta a causa dell’assenza della maggioranza alla prima convocazione, in una città che soffre uno stato crescente di abbandono, abbiamo assistito a una scena surreale: il Consiglio sospeso perché due consiglieri della maggioranza presentano due mozioni sullo stesso tema e si fermano a discutere su quale sia “più bella”. Un comportamento che abbiamo giudicato avvilente, irrispettoso verso il Consiglio stesso e soprattutto verso i cittadini di Albano Laziale, che si aspettano serietà, non passerelle ideologiche. La nostra posizione è chiara: sosteniamo la prospettiva dei due popoli e due Stati, con il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa, e con un impegno reciproco a garantire la sicurezza dei cittadini e la fine di ogni forma di violenza e terrorismo. Per questo riteniamo gravemente parziale e sbilanciata una mozione che condanna – giustamente – il Governo israeliano, ma omette ogni riferimento alla condanna delle azioni di Hamas, organizzazione terroristica responsabile dell’orrendo attacco del 7 ottobre 2023, di migliaia di razzi contro la popolazione civile israeliana, dell’uso cinico di bambini e civili palestinesi come scudi umani, e del sabotaggio sistematico di ogni ipotesi di pace. Condannare Hamas è un dovere morale, politico e umano, al pari della condanna delle violazioni del diritto internazionale compiute dal Governo Netanyahu. Non si può essere credibili difensori dei diritti umani se si tace davanti al terrorismo. Non accettiamo che un tema così cruciale venga ridotto a strumento di divisione o autoreferenzialità politica. Non accettiamo che chi prova a esercitare senso critico venga additato come complice del silenzio. Continueremo a batterci per una pace giusta, duratura e fondata sul diritto internazionale, non sulle semplificazioni e sulle contrapposizioni strumentali. Il nostro gesto è stato un atto di dignità, non di diserzione. Lo dovevamo al nostro ruolo e ai cittadini che rappresentiamo”. Concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia.