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Afghanistan, fine di una guerra infinita. Domani convegno a Roma alla Luiss

Afghanistan, fine di una guerra infinita. Domani convegno a Roma alla Luiss

Il professor Cherubini: bilancio e nuove riflessioni 20 anni dopo

di Simona Mambro

ROMA - Fare un bilancio ma anche stimolare riflessioni, a partire dal titolo, che sa di affermazione ma allo stesso tempo interroga. Questi gli impegni di 'Analyzing the End of the Endless Conflict: Afghanistan 2001-2021', giornata di lavori organizzata per venerdì dalla Luiss Guido Carli, a Roma. Con l'agenzia Dire ne parla Francesco Cherubini, professore di diritto dell'Unione europea, una delle voci del dipartimento di Scienze politiche dell'ateneo. "La parola fine scelta per il titolo è imprudente o meglio a suo modo provocatoria" premette lo studioso: "Invita alla riflessione, anzitutto sul fatto se abbia senso parlare della fine del conflitto in una regione che ne è ostaggio da tanto tempo, ben prima dell'intervento militare americano e della Nato e della stessa invasione sovietica del 1979".

UN'AREA MARTORIATA E COMPLESSA - Secondo Cherubini, "l'Afghanistan è cuore di un'area martoriata e complessa, già nell'Ottocento al centro di quel 'grande gioco' ricostruito nel libro di Peter Hopkirk, nel quale si fronteggiavano non solo forze locali e occupanti ma anche potenze che si dividevano i ruoli".

L'IMPEGNO - La geopolitica, insieme con la storia, la sicurezza e il diritto, sarà una delle direttrici che segneranno gli interventi e i dibattiti di venerdì. "Le conclusioni saranno aperte" anticipa Cherubini. "L'impegno è ripercorrere in particolare gli ultimi 20 anni, anche interrogandosi sull'opposizione tra unilateralismo e multilateralismo, una parola tornata più volte anche qui a Roma, in occasione del G20 dei capi di Stato e di governo ospitato il 30 e 31 ottobre".

IL PROGRAMMA - I lavori, in formato ibrido e in lingua inglese, cominceranno alle nove con l'introduzione di Raffaele Marchetti, prorettore della Luiss con delega all'internazionalizzazione. A seguire un panel dedicato alla "società" e presieduto da Francesca Corrao, professoressa alla Luiss di lingua e cultura araba. Con la docente ne parleranno Riccardo Redaelli, dell'Università cattolica del Sacro cuore, Lorenzo Kamel, dell'Università di Torino, e la professoressa Alma, della University of International Business and Economics di Pechino. A seguire un panel sul "diritto", coordinato da Cherubini. Previsti interventi di Alessandra Annoni, dell'Università di Ferrara, di Ivan Ingravallo, dell'Università Aldo Moro di Bari, e di Roberto Virzo, dell'Università del Sannio.

SICUREZZA - Il terzo panel, dedicato alla "sicurezza", sarà presieduto da Ludovica Glorioso, del Nato Security Force Assistance Centre of Excellence. A dialogare sul tema Gastone Breccia, dell'Università di Pavia, ed Emiliano Stornelli, del Religion & Security Council.

L'ULTIMO PANEL - L'ultimo panel sarà moderato da Vincenzo Giardina, giornalista dell'agenzia di stampa Dire. Con lui Luigi Giorgi, ricercatore della Luiss in storia e geopolitica dei Paesi arabi del Golfo Persico, Massimiliano Nima Lacerra, analista del centro studi Amistades, e Silvia Menegazzi, docente di Relazioni internazionali alla Luiss. A chiudere i lavori, alle 17.30, la professoressa Corrao.

 

FONTE: Agenzia Dire

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