domenica 24 ottobre 2021 - 10:33

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Attanasio, il padre dell'ambasciatore chiede giustizia a Italia e Onu

Salvatore, padre di Luca, accusa le istituzioni di non aver agito sul caso del figlio ucciso 8 mesi fa in Repubblica Democratica del Congo

di Bianca Franchi

ROMA - "Mio figlio ha reso onore all'Italia e al Congo, lo Stato deve rendergli giustizia". Questo l'appello lanciato da Salvatore Attanasio, padre di Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in un attentato nella Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio scorso mentre si recava a visitare un progetto del World food program (Wfp) in Nord Kivu, accompagnato dalla guardia del corpo, il carabinieri Vittorio Iacovacci, e all'autista, Mustafa Milambo.

LA DENUNCIA - Intervenuto qualche giorno fa nel corso della diretta social 'Attanasio, morte di un ambasciatore', organizzata dal collettivo di giornalisti Darkside, il padre del diplomatico ha denunciato lo stato delle indagini. Secondo i relatori intervenuti al panel online, l'uccisione di un funzionario del ministero degli Esteri "è un fatto gravissimo per l'immagine di qualsiasi Paese", e come ha aggiunto il padre di Attanasio, per un crimine del genere "solo pochi decenni fa sarebbe scoppiata una guerra". All'evento online, al quale hanno partecipato anche lo scrittore Matteo Giusti e l'attivista John Mpaliza, a otto mesi dalla scomparsa del figlio il padre dell'ambasciatore si chiede come mai "non c'era un cane a proteggere Luca".

LA POCA EFFICIENZA - Quello che tormenta i familiari del diplomatico è proprio la poca efficienza delle indagini, che sono ancora in corso: "Per ora possiamo affidarci ai nostri inquirenti". Secondo Attanasio però il World food programme "deve spiegare perché non ha dato protezione a un rappresentante dello Stato". Alla richiesta della magistratura italiana di interrogare lo staff del Wfp coinvolto, invece, l'organismo delle Nazioni Unite ha opposto l'immunità diplomatica. "La polvere sotto il tappeto non va bene, qualcuno deve dare delle risposte" ha detto Salvatore Attanasio, concludendo il suo intervento. 

FONTE: Agenzia Dire