ROMA - "Non si sta svendendo un gioiello, si sta cercando di evitare un probabile fallimento. Non c'è la fila di acquirenti ed è bene non illudersi o illudere che questo Mps possa ritrovare una via industriale di ripresa in autonomia". Lo afferma il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. "'Non svendere, non penalizzare territori e lavoratori': vorrei capire da Salvini cosa vuole. Bruciare risorse pubbliche all'infinito? Alitalia bis? Da segretario di +Europa - sottolinea Della Vedova - direi che serve una iniezione di liberalismo, ma mi basta un po' di pragmatismo: si dica cosa fare, con che risorse, regole e per quale risultato. Altrimenti meglio un onesto 'stop loss'". La vicenda avrà un impatto sulle suppletive? "Spero nessuna- risponde Della Vedova - l'ingerenza politica, da parte della sinistra, ha già fatto fare abbastanza errori e procurato sufficienti guai al MPS nei tempi a noi più vicini. E vediamo cosa dirà Salvini. Penso che la questione del Mps, purtroppo sia di come mettere fine al circuito viziososo delle perdite e delle ricapitalizzazioni. Lo Stato ha i due terzi del capitale, è evidente che perdite e ricapitalizzazioni ricadono sui contribuenti. Di più, dal 2022 MPS dovrebbe muoversi dentro le regole di mercato europee e una ricapitalizzazione da parte dei soci privati potrebbe, diciamo, rivelarsi impossibile segnando il destino della banca".
FONTE: Agenzia Dire
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