ROMA – Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, a margine dell’evento “Cambiamo gli schemi: #allacciamoli” tenutosi a Roma in Campidoglio, è intervenuto ai microfoni di CronacaDiretta.it. «Più che una settimana di lotta contro l’omofobia, preferirei ci fosse un anno di lavoro. Noi della Lega di Serie B ci battiamo per questo ed altro, identificando il rispetto come valore cardine. In questa circostanza abbiamo presentato un manifesto, che parte dalla storia del calcio, fino al futuro che, ci auguriamo, possa avere questo sport; uno dei punti fondamentali, è il rispetto per le persone».
IL PARMA – Affrontando il tema legato alla situazione economica del Parma, Abodi afferma: «In queste circostanze credo che l’autocritica da parte delle istituzioni sia un viatico necessario; se fatto con tempestività e sincerità, è anche un momento positivo, visto che permette a noi addetti ai lavori di presentarci al pubblico come credibili. La credibilità non si acquista, si merita affrontando i problemi. C’è tristezza per ciò che sta accadendo al Parma. Io appartengo alla grande famiglia del calcio, non mi nascondo dietro il ruolo di presidente della Lega di Serie B; ci sono dei sentimenti che vanno al di là delle responsabilità. Bisogna pensare ai tifosi, ma anche a chi lavora all’interno della società, alle categorie non protette; molti collaboratori non si vedono mai, ma consentono alle squadre professionistiche di essere tali. Il pensiero va a loro, così come alla città. In tutto ciò, però, l’autocritica non basta. Bisogna trovare soprattutto delle soluzioni, perché dobbiamo appassionarci all’idea di fare delle diagnosi preventive. Mi auguro che nei prossimi giorni, oltre a trovare il modo di accompagnare il Parma in modo corretto fino alla fine della stagione, si riesca a capire come certe situazioni si possano evitare. Il campionato deve terminare, mantenendo un profilo regolare».
LOTITO – Immancabile una domanda sulla questione Lotito, con Iodice, dirigente dell’Ischia, che domani verrà ascoltato sui fatti dalla procura federale: «Ho fiducia nei confronti delle istituzioni e spero che quello che è successo lasci un segno in termini di responsabilità. In questi casi non bisogna né esasperare i toni, né voltarsi dall’altra parte. Non ne faccio un fatto personale, ma parlo di idee condivise e di visione del calcio globale.
Tavecchio – aggiunge Abodi sulla sospensione della delega alle riforme per Lotito – ha preferito accentrare sul presidente federale la responsabilità, avendo percepito una difficoltà di operare in termini sistemici. L’importante è stabilire un metodo di lavoro, poi le riforme vanno fatte nel modo giusto e tutti insieme. Un veto per Lotito? Sarebbe scorretto nei confronti della Lega di Serie A. Mi auspico solamente un cambio nel metodo di lavoro, altrimenti si rischia di non risolvere nulla».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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