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Cavalli e pony per l’umanizzazione della cura ospedaliera

Cavalli e pony per l’umanizzazione della cura ospedaliera

ROMA - Al via POP – Pony&OncologiaPediatrica - Cavalli e pony per l’umanizzazione della cura ospedaliera. Il progetto di collaborazione tra la Federazione Italiana Sport Equestri – FISE e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS taglia il nastro della sua partenza ufficiale oggi, mercoledì 6 luglio,alle ore 17.00, nel piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Allestita per l’occasione una piccola area verde, un circuito didattico con i pony per i bambini ricoverati e le loro famiglie.

I PRESENTI - Presenti all’evento il Presidente della FISE Marco Di Paola, il Direttore della Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Antonio Ruggiero, il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli e l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato. Il protocollo di collaborazione tra la FISE e la Fondazione Gemelli IRCCS era stato siglato lo scorso 26 maggio, in occasione dell’89° CSIO Roma 2022 di Piazza di Siena, dal Presidente FISE Marco Di Paola e dal Direttore Generale del Policlinico Gemelli Marco Elefanti.

L'OBIETTIVO - L’obiettivo del progetto “POP - pony e oncologia pediatrica” è quello di promuovere il benessere del paziente integrandosi con il sostegno psicologico pediatrico fornito dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in tutte le fasi della malattia oncologica, ampliando le modalità di presa in carico dei pazienti con l’introduzione di Interventi Assistiti con il Cavallo, attraverso la collaborazione con la FISE. Il progetto pone l’accento alla qualità di vita dei pazienti durante l’ospedalizzazione e segna anche l’avvio di un percorso riabilitativo volto a rimettere in gioco potenzialità e risorse dopo il percorso di cura.

IL CONTESTO - In questo contesto, infatti, il rapporto con il cavallo/pony può essere un valido aiuto per affrontare il globale stravolgimento causato dalla malattia oncologica, non solo durante la terapia che prevede lo svolgimento di attività con il pony direttamente presso la struttura ospedaliera, ma anche e soprattutto dopo, con il prosieguo delle stesse all’interno dei circoli FISE al fine di reintegrare i piccoli pazienti alla vita e alla normalità. La Fise, attraverso i propri Circoli Ippici dislocati sul territorio nazionale, intende promuovere il progetto destinato all’inclusione sociale dei ragazzi attraverso gli Sport Equestri. Il principale compito della Federazione è quello di curare la selezione dei circoli da coinvolgere nel progetto; curare la formazione degli istruttori e tecnici; seguire il tesseramento dei pazienti con le dovute coperture assicurative; organizzare attività pre-sportiva adatta e integrata all’interno dei circoli Fise.

CAVALLI E PONY - “Cavalli e pony – ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola – sono grandi compagni di sport, ma molto spesso diventano dei veri e propri terapeuti e compagni di vita. La FISE – ha aggiunto Di Paola – è sempre attenta e sensibile a iniziative che abbiano come oggetto l’inclusione, il reintegro alla vita e alla normalità. La Federazione crede fortemente nel ruolo sociale dello sport e di tutte le attività praticate con l’impiego di cavalli e pony, inconsapevoli terapeuti al fianco dell’uomo”. 

IL COMMENTO - “La malattia oncologia rappresenta un momento di grande difficoltà per il bambino e la sua famiglia. Il rapporto con il cavallo può essere un valido aiuto per affrontare il percorso della cura e per il reintegro alla vita normale”, ha spiegato il professor Antonio Ruggiero, direttore Oncologia pediatrica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. “Lo sport si dimostra uno strumento prezioso in grado di migliorare la qualità della vita e la salute dei cittadini. 
L’iniziativa messa in campo da Fise e Fondazione Gemelli ha il merito di accompagnare i piccoli pazienti e le loro famiglie durante il periodo di cura e segna anche l’avvio di un percorso di sostegno una volta lasciato l’ospedale. Crediamo fortemente nel valore sociale e riabilitativo del progetto e per questo metteremo a disposizione il galoppatoio comunale di Villa Borghese dove, in collaborazione con la federazione italiana sport equestri, ospiteremo ulteriori attività con i pony per i bambini in cura e i loro cari”. Lo ha detto l’assessore allo Sport, Turismo, Grandi Eventi e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato.

IL PROGETTO - Il progetto si divide in tre principali fasi:

  • In Therapy: attività di avvicinamento etologico del cavallo rivolte ai pazienti sottoposti a terapia oncologica, da svolgersi nelle aree appositamente individuate all’interno del perimetro della Fondazione. Questa attività non prevede la messa in sella.
  • Off Therapy: attività rivolte a pazienti che hanno terminato il percorso terapeutico da effettuarsi durante i Family Day e presso i Circoli Ippici Fise. In questa fase dell’attività è prevista la possibilità di svolgere il lavoro del cavallo montato, in base alle fasi di progressione previste per ciascun paziente e dal suo interesse a questo tipo di attività.
  • Open Day: attività con pony finalizzate a favorire momenti ricreativi e di socializzazione aperte anche ai familiari dei pazienti e al personale sanitario.

 

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