ROMA - E' passato più di un anno ormai dall'arresto dello studente egiziano Patrick George Zaki. Ora, anche la famiglia si aggiunge all'appello partito con una petizione online per far ottenere al giovane la cittadinanza italiana. A renderlo noto è la sorella Marise che, a nome della famiglia, lancia attraverso l'Ansa un appello alle istituzioni: "La raccolta di firme online lanciata per chiederlo è davvero un'ottima iniziativa ma spero non resti solo una petizione, spero che accada presto. La famiglia si unisce a questo appello.
L'INTERVISTA - "Non sta bene, è molto angosciato per il suo futuro e per i suoi studi" racconta di Patrick Zaki la sorella Marise, andata a incontrarlo in carcere il 27 dicembre scorso. "Non sa cosa succede fuori, è così deluso per il fatto di trovarsi ancora in prigione - dice Marise all'Ansa -. Ha paura che i suoi colleghi, l'Università si dimentichino di lui. Ha continuato a chiedere quando tornerà libero, perché è ancora in carcere senza aver fatto niente. L'ultimo nostro incontro è stato il più duro".
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.