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Comunali Roma, Caudo incontra Marino ed è show anti Pd

Comunali Roma, Caudo incontra Marino ed è show anti Pd

Per Caudo "è necessario sciogliere il nodo che c'è dietro" alla decisione di mandare via Marino dal Campidoglio

di Silvia de Mari

ROMA - "Quando mi dicono 'fallo per conto tuo', non mi interessa, lo sta facendo Calenda e la sua vittoria sarà che Raggi va al ballottaggio. La nostra vittoria è che siamo qua. Lo facciamo remando con le mani. Quello è il mio campo. Se mi candidassi fuori da questo perimetro significherebbe avvantaggiare la destra. Io voglio contendere un punto di vista diverso. Accetto la competizione democratica". Lo ha detto Giovanni Caudo, presidente del III Municipio e candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma, nel corso di un incontro in piazza Conca d'Oro insieme all'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino.

LO SHOW - L'incontro in piazza si trasforma ben presto in uno show dell'ex sindaco contro il Partito democratico. Ne ha per quasi tutti Marino, a partire dal candidato alle primarie in quota Pd, Roberto Gualtieri. "Non lo vedo da tanto tempo e non conosco la sua cartella clinica, ma mi ricordo che faceva parte di quella corrente piccoli orchi, piccoli turchi, giovani turchi... Se qualcuno deve chiedere scusa credo sia proprio lui, poi se non se lo ricorda è un problema suo", dice Marino. Che poi aggiunge: "Candiderà molti di quelli che sono andati dal notaio", riferendosi alla vicenda delle sue dimissioni da sindaco di Roma. Dopo di lui ci furono altre primarie, che l'ex Marziano oggi non risparmia. "Quel candidato, come si chiama? Roberto Giachetti?- dice con un po' di sarcasmo- Ho letto che alle primarie a cui partecipò vincendole c'erano stati 30mila votanti e 5mila schede bianche. Ma immaginate le persone che vanno alle primarie e fanno scheda bianca? È chiaro che le hanno messe dentro le urne, ma è chiaro che c'erano non più di 20mila votanti". Tant'è, di Renzi ricorda "la battuta su Franceschini che avrei sempre voluto fare io: 'La maggioranza si capisce da dove si va a sedere Franceschini'". Il ministro della Cultura, dice, "è veramente il migliore. Viene da una scuola di democrazia cristiana che non lo frega nessuno". E poi Lorenza Bonaccorsi, di cui Marino dice: "Ha una carriera specchiata: era stata assunta all'Auditorium Parco della Musica perché era amica di Bettini, di Gentiloni, due o tre giorni dopo che il Parco della Musica è stato inaugurato e credo, ma bisognerebbe verificarlo, che stia ancora in aspettativa". E se per Caudo "è necessario sciogliere il nodo che c'è dietro" alla decisione di mandare via Marino dal Campidoglio, per quest'ultimo "ciò che ha determinato il mio allontanamento è il fatto che i partiti, in quel caso il Pd, se ti presenti come sta facendo Giovanni dicendo di voler fare bene quel lavoro fuori dalle amicizie, ti applaudono perché è campagna elettorale. Poi quando finisci la campagna elettorale ti chiedono di assumere questo o quello". 

 

FONTE e FOTO: Agenzia Dire

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