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Consigli ed istruzioni per pazienti per affrontare la crescita di contagi e la variante Omicron

Consigli ed istruzioni per pazienti per affrontare la crescita di contagi e la variante Omicron

La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie lancia un documento

di Anna Arena

ROMA - Sempre in prima linea: sono i medici di famiglia, le nostre sentinelle della salute. Ma lo scenario non è lo stesso di un anno fa. L’elevata contagiosità della variante omicron e l’alta aggressività della variante delta stanno accrescendo di molto la preoccupazione dei sanitari per l’aumento vertiginoso dei nuovi casi di Covid-19, a cui seguono ricoveri ospedalieri e decessi. A fronte dei dati in aumento, vi è una corsa al tampone in tutte le regioni, senza che vi sia sempre un’offerta corrispondente; il tracciamento è saltato; chi ha avuto l’immunità grazie all’infezione da variante delta può essere reinfettato da omicron, i cui tempi di incubazione sono ancora incerti, forse inferiori alle varianti precedenti. I vaccini restano la migliore arma di difesa, purché con tre dosi, indispensabili per proteggere dalla malattia severa in caso di variante omicron, che sta modificando sia le modalità di presentazione, che la velocità di diffusione.

IL DOCUMENTO SIMG - In questa fase della pandemia, il medico di famiglia è nuovamente centrale: resta il riferimento per l’informazione, per la segnalazione precoce, per l’avvio del tracciamento e per garantire ai pazienti con patologie acute, croniche e con fragilità la necessaria indispensabile assistenza. L’attività domiciliare e all’interno degli studi medici è inevitabilmente critica e deve nuovamente essere protetta per assicurare la continuità assistenziale da svolgersi in rigorosa sicurezza. Per tutte queste considerazioni, la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG ha stilato un documento, consultabile sul proprio sito https://www.simg.it/precauzioni-misure-di-prevenzione-anti-covid19-e-trattamento/.

IL COMMENTO - “Vogliamo offrire indicazioni chiare ed autorevoli sia alla popolazione generale che ai medici di famiglia – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Vi sono circa 42 milioni di cittadini che pur con profonde differenze sono esposti al contagio con omicron. Questo numero comprende i non vaccinabili e i non vaccinati che sono totalmente indifesi. I soggetti che hanno ricevuto solo due dosi godono invece di una protezione diminuita, ma ancora molto efficiente nei confronti del ricovero e della malattia grave, a conferma dell’esigenza di procedere rapidamente alla somministrazione della terza dose. Il nostro ruolo e la nostra attività sono costantemente orientati a stimolare la somministrazione dei vaccini anti Covid, informando sull’efficacia e sicurezza dei vaccini e suggerendo a tutti il ricorso alla vaccinazione, in particolare alla terza dose. L’elevata contagiosità di questa variante, anche a fronte di sintomi apparentemente più lievi, provoca un impatto epidemiologico oltreché clinico. I Medici di Medicina Generale hanno un ruolo strategico, in quanto sono i primi che possono intervenire per appiattire la curva rallentando i contagi. Tuttavia, il carico di lavoro complessivo è enorme, dovendo seguire anche tutte le altre patologie. Per questo abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione uno strumento utile al coordinamento e in grado di ricordare le buone norme di comportamento sia ai medici che agli assistiti”.

 

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