Shadow

Cronaca Diretta - Accendiamo l'Informazione

Shadow

Interviste

Coronavirus, verbali di assemblea a distanza: il parere del Notaio Giovanni Pocaterra

Coronavirus, verbali di assemblea a distanza: il parere del Notaio Giovanni Pocaterra

di Silvia de Mari

ROMA - Tra i notai più apprezzati a Roma ed in Italia, oltre ad essere stato per lungo tempo un volto Rai, il Notaio Giovanni Pocaterra, in esclusiva per Cronaca Diretta, ha fatto il punto su un tema spinoso durante un periodo delicato come quello che stiamo affrontando per via dell’emergenza coronavirus. Il Notaio, dall’alto della sua esperienza, ha posto l’accento su quanto esaminato dalla Commissione societaria del Consiglio notarile di Milano, volta a ridurre al minimo la prossimità delle persone, in particolare riguardo l’intervento in assemblea societaria con mezzi di telecomunicazione.

«L'articolo 2730 del nostro codice civile prevede la partecipazione con mezzi di telecomunicazione alle assemblee, tanto che al 4º comma recita: “Lo statuto può consentire l'intervento all'assemblea mediante mezzi di telecomunicazione ovvero l'espressione del voto per corrispondenza o in via elettronica …”.»

Una precisazione sicuramente importante, che il Notaio Pocaterra specifica citando l’art. 1, comma 1, lettera q) del DMCM emanato l’8 marzo scorso. «In questo caso si legge che “…sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto … comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d), ed evitando assembramenti”». A ciò, precisa Pocaterra, va aggiunta «la natura giuridica del verbale assembleare come atto pubblico senza parti, quindi, senza la presenza e la sottoscrizione del presidente dell’assemblea, ma redatto e sottoscritto dal solo Notaio non contestualmente allo svolgimento dell’assemblea».

Entrando nello specifico dell’esecuzione dell’assemblea, il Notaio Pocaterra spiega: «Le clausole statutarie delle società normalmente prevedono la contestuale presenza del presidente e del segretario nel luogo ove viene convocata l'assemblea, anche se gli altri partecipanti sono audio-video collegati. Questo è previsto ed è finalizzato alla formazione di un “verbale contestuale”, ma nulla si dice nel caso in cui il verbale venga redatto in un momento successivo dal Notaio. Nessuna norma prevede l'obbligo della contestuale presenza del presidente e del segretario nel luogo di convocazione. Negli studi notarili, è ormai prassi il verbale redatto in un momento successivo, il cosiddetto “verbale postumo”, quindi, tutte le clausole statutarie che prevedono normalmente la compresenza delle presidente e del segretario nel luogo di convocazione, possono essere superate interpretandole nel senso che tale previsione è finalizzata alla redazione del “verbale contestuale”; qualora, invece, il verbale venga redatto dal notaio in forma pubblica, senza la firma del presidente dell’assemblea, successivamente alla stessa non occorre la presenza di alcuno presso il luogo di convocazione, tutt’al più di un delegato del presidente per l’identificazione dei soggetti audio-video collegati».

La decisione societaria del Consiglio notarile di Milano, quindi, viene accolta sicuramente con favore: «Con questa sempre maggiore necessità di ridurre il contatto tra le persone, quella del Consiglio potrebbe essere un’ottima soluzione che il notariato offre ai fini del rispetto delle norme emanate con il DMCM 8 marzo 2020».

Scrivi il tuo commentoScrivi il tuo commento

Altre Notizie

Eventi

Editoriale

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio 5 febbraio 2022 17:15

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio

Il calcio italiano è finito. Ora mancano solo i titoli di coda

ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...

Leggi l'Editoriale Leggi l'Editoriale

Dalle nostre pagine Social

Spazio Pubblicitario

Il Sondaggio

Covid, il 31 marzo è la data giusta per togliere lo stato di emergenza?

Questo sondaggio è chiuso.

  • 54.5 %
  • No 45.5 %
Vai alla pagina dei sondaggiLeggi l'articolo