IL COMMENTO - Lo scoppio della pandemia ci ha reso maggiormente attenti alla qualità della pulizia e dell’igienizzazione degli spazi che dividiamo con altre persone. In particolare, sempre più persone richiedono al proprio amministratore di condominio di prestare particolare attenzione agli ambienti comuni all’interno e all’esterno del palazzo, chiedendo spesso sanificazioni e una pulizia più accurata e approfondita per scongiurare (o almeno contenere) il rischio di contagio.
IL COMMENTO - “Oggi i condomini vengono sanificati al pari di un ospedale, utilizzando le stesse tecniche e i medesimi strumenti”, spiega Vittorio Lovardi, CEO di Attila HQ Service, società specializzata nella sanificazione ambientale. “Se fino ad appena un anno fa le richieste che ricevevamo con maggior frequenza erano relative alla pulizia di decoro, volta cioè a rendere belle e rispettabili le parti comuni condominiali, adesso la consapevolezza e l’attenzione alla disinfezione hanno completamente spostato tale richiesta verso una vera e propria sanificazione d’ambiente. Tra le tecniche che usiamo di più oggi con i nostri clienti, infatti, figurano tamponi istantanei testati con bioluminometro, biocidi e installazione di dispenser con igienizzanti. Esattamente al pari di una struttura sanitaria”.
LE DISPOSIZIONI - Le disposizioni del Ministero della Salute invitano indossare sempre correttamente la mascherina, a mantenere la distanza interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro e di igienizzare spesso le mani e le superfici che tocchiamo abitualmente. Ma questo non sempre basta a farci sentire al sicuro.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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