ROMA - Dopo un breve crollo iniziale che si è potuto registrare durante il primo lockdown, l’emergenza sanitaria ha paradossalmente portato ad un’esplosione del fenomeno della mobilità condivisa, soprattutto per quanto riguarda la micromobilità: monopattini (+554%), scooter (+26%) e biciclette (+25%), ritenuti più sicuri rispetto ai veicoli chiusi. A snocciolare questi numeri —basandosi sui dati della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e delle principali piattaforme di settore— è GreenVulcano Technologies (www.greenvulcano.com) , azienda leader in Europa, accreditata ormai da anni quale player «B2B» dietro le quinte delle maggiori società di smart mobility, nonché uno dei laboratori di ricerca e sperimentazione più attivi del «made in Italy hi-tech» nei settori più svariati.
LA CRESCITA - Il valore medio —calcolato da GreenVulcano Technologies sull’incremento del numero di veicoli— indica quindi che per la micromobilità la crescita è del +202%. Se poi si considera anche la fruizione del servizio —osservano gli analisti di GreenVulcano Technologies— il 2020 si chiuderà con un numero totale di ben 54 milioni di spostamenti in condivisione: un numero impensabile fino a pochi anni fa. Eppure la tendenza verso la sharing mobility sta prendendo sempre più piede, tanto da essere riuscita a spingere l’industria automobilistica a ricalibrare il proprio modello di business tenendo appunto ben presente la sharing economy.
LE PATENTI - Ma anche le patenti sono calate. Questo è un importante indicatore di come la tecnologia ed Internet siano riusciti a sostituire l’automobile nei desideri dei più giovani —e molto spesso anche dei meno giovani— inducendo a “viaggiare” sempre più spesso in rete e —per gli spostamenti fisici— a ricorrere precipuamente alla micromobilità, il cui incremento medio nell’ultimo anno è stato appunto più che quadruplo (+202%) rispetto a quello del carsharing (+48%).
IL COMMENTO - «Entro il 2021 in Italia la sharing economy —includendo le sue 5 macro aree (finanza collaborativa, alloggi tra privati, condivisione di veicoli, servizi domestici on demand e servizi professionali on demand) potrà valere fino all’1,3% del Pil, ben 25 miliardi di dollari. Ma le vere protagoniste della crescita di questo settore sono le piattaforme di condivisione dei servizi di trasporto che entro il 2025 arriveranno a rappresentare il 40% del totale del mercato» sottolinea Marco D’Ambrosio, responsabile del business development di GreenVulcano Technologies che —con i suoi oltre 100 dipendenti ed un’esperienza consolidata in 20 anni di attività— ha accompagnato verso la sharing economy aziende di ogni dimensione, includendo i grandi colossi: da Octo Telematics —il famoso player delle «Cinquecento rosse»— ad eDriving, impegnato ad aiutare oltre un milione di autotrasportatori a ridurre collisioni ed infortuni.
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