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Arte e Cultura

Dedica, Paolo Rumiz ospite d'onore della 27esima edizione

Dedica, Paolo Rumiz ospite d'onore della 27esima edizione

Thesis. Sarà ancora una volta, un'intensa settimana di conversazioni, libri, teatro e arte

di Simona Mambro

ROMA – Torna il festival Dedica, dal 16 al 23 ottobre, con Paolo Rumiz, giornalista, scrittore e viaggiatore, protagonista della 27esima edizione della rassegna monografica organizzata dall'Associazione Culturale Thesis. Sarà ancora una volta, un'intensa settimana di conversazioni, libri, teatro, arte, secondo la formula dell'approfondimento che è da sempre uno dei punti di forza del festival.

"Nei suoi reportage narrativi- dice Claudio Cattaruzza, curatore del festival- l'esperienza del viaggio non si limita ai soli resoconti descrittivi, ma si fa testimonianza viva e oggetto di riflessione sulle persone e sui luoghi. I suoi libri sono ricchi di storie, di incontri e di curiosità. I suoi racconti ammaliano, interrogano e invitano a percorrere gli intricati sentieri della storia, della geografia, della memoria, delle diverse culture come opportunità per approfondire la consapevolezza di sé e l'incontro/confronto con l'altro".

Dodici gli eventi (tutti in presenza), in otto giorni con il protagonista Paolo Rumiz e con gli ospiti che lo affiancheranno.

Fin dal primo giorno, quando a presentare Rumiz al pubblico, sabato 16 ottobre alle 16.30 nel Teatro Verdi di Pordenone sarà la scrittrice Federica Manzon, autrice anche della lunga intervista inserita nella monografia Dedica a Paolo Rumiz realizzata per il festival e che contiene due testi inediti di Rumiz (Anatomia di un bloc notes e L'Europa spiegata a mio nipote), contributi di Alessandro Mezzena Lona, Alessandro de Calò, Gregory Conti, Emilio Rigatti.

Sarà in questa occasione che il protagonista del festival riceverà il Sigillo della Città di Pordenone, riconoscimento assegnato "a persone che onorano l'alto senso del sociale, della cultura e della politica".

Sono tre quest'anno le mostre che il festival proporrà al pubblico, che verranno inaugurate in un unico appuntamento, domenica 17 ottobre alle 10, nell'auditorium della Regione di via Roma. Due saranno ospitate dalla Biblioteca civica. "Luci a nordest. Immagini e parole dal Friuli Venezia Giulia" (aperta fino al 14 novembre nella Sala Esposizioni), è la mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo, artista friulana che ama visceralmente la sua terra, il Friuli, alla quale fanno da contrappunto i testi di Paolo Rumiz che di quella stessa terra mette in risalto le tante risorse di bellezza, ma anche le insidiose contraddizioni. La Sala Novità della stessa Biblioteca accoglierà invece "Un infinito narrare" (aperta fino al 14 novembre), mostra delle illustrazioni per i libri di Paolo Rumiz di Cosimo Miorelli, illustratore e live painter digitale che vive e lavora a Berlino e si muove fra illustrazione, fumetto, pittura e spettacoli di live-storytelling.

Il Museo civico di storia naturale Silvia Zenari farà da cornice alla terza mostra, "Il gerundio inverso", (aperta fino al 14 novembre), che vedrà in esposizione mappe, libri, appunti, disegni, testi e memorabilia di Paolo Rumiz offrendo al visitatore la possibilità di confrontarsi con le diverse origini dei meandri fascinosi del suo essere perennemente in viaggio. I cataloghi delle tre mostre sono curati dal critico d'arte Angelo Bertani.

Nel pomeriggio di domenica 17 ottobre il festival si sposterà a Sesto al Reghena dove, in collaborazione con il Comune, nell'Auditorium Burovich, è in calendario "Il filo infinito", serata che si annuncia densa di suggestioni: Paolo Rumiz racconterà il suo omonimo libro, viaggio nei monasteri benedettini, lì dove si sono costruite le fondamenta dell'Europa, con la sola forza della fede e l'incrollabile fiducia nella formula dell'ora et labora. Una narrazione impreziosita dal gruppo vocale femminile Bodec?a Neža diretto da Mateja Jarc, che eseguirà canti gregoriani.

Martedì 19 ottobre alle 20.45, Sala Capitol. Nel corso della serata, intitolata "Una storia di argento e zaffiro", condotta dal giornalista e blogger Alessandro Mezzena Lona, Paolo Rumiz presenterà al pubblico il suo nuovo libro Canto per Europa, (Feltrinelli) "richiamo a ciò che siamo, a dove veniamo".

Nell'occasione riceverà il Premio Crédit Agricole FriulAdria "Una vita per la scrittura".

Le produzioni teatrali per Dedica in programma sono tre e si terranno nella Sala Capitol: la prima, lunedì 18 ottobre alle 20.45: "Il viaggio immobile", lettura teatrale tratta dal libro Il Ciclope di Paolo Rumiz, drammaturgia e regia di Massimo Somaglino, con lo stesso Massimo Somaglino e le musiche originali, dal vivo, di e con Mario Arcari. Un "viaggio immobile" che diventa avventura dell'anima, in un'isola uncinata al cielo con le sue rocce plutoniche, fuori dai tracciati turistici, dove buca il cielo un faro tuttora decisivo per le rotte che legano Oriente e Occidente. La seconda, mercoledì 20 ottobre alle 20.45 sarà l'attore, scrittore e viaggiatore Giuseppe Cederna a raccontare il libro Appia di Paolo Rumiz nella serata dal titolo "Il sogno dell'Appia": un sogno tracciato, difeso, riscoperto e camminato ad occhi aperti, per restituire la Via Regina, simbolo unitario tra Nord e Sud e grandiosa via di accesso alle meraviglie dell'antichità, ai viandanti d'Europa. "Canto per Europa" è la terza delle produzioni venerdì 22 ottobre alle 20.45 (con la partecipazione di Medici senza frontiere). Lettura scenica dall'omonimo nuovo libro di Paolo Rumiz, con la regia di Franco Però, porterà sul palco lo stesso Rumiz, gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, accompagnati dalle musiche dal vivo di e con Aleksandar Sasha Karlic e Vangelis Merkouris. Pagine intense si faranno voce e suono per raccontare un viaggio epico: quello di quattro moderni argonauti e una profuga siriana che ridanno vita al mito che ha fondato l'Europa. Un'opera straordinaria, antica nel respiro e contemporanea nella denuncia.

Si intensifica il rapporto del festival con il mondo accademico. Sono tre gli atenei che per l'edizione 2021 hanno concesso il loro patrocinio a Dedica, ospitando alcuni incontri con Paolo Rumiz intorno ai temi cari al festival. L'Università Ca' Foscari di Venezia, in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà e il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati, propone il 19 ottobre alle 11, la conversazione "Il viaggio è la vita: incontro con Paolo Rumiz", condotta da Alessandro Cinquegrani, critico letterario e scrittore.

Del viaggio e di come «in realtà non si viaggia per capire il mondo, ma per capire sé stessi» si parlerà anche nell'incontro che rinnova la collaborazione fra il festival e la Klagenfurt Alpen-Adria-Universität. Mercoledì 20 ottobre alle 14.30, Paolo Rumiz dialogherà con Martina Meidl, docente di Letteratura nel Dipartimento di Romanistica dell'ateneo e Marco Bianchi, Senior Lecturer nello stesso Dipartimento: "In viaggio con Paolo Rumiz".

Ancora il viaggio e quella frontiera che «è come la pelle dell'uomo, ci separa dagli altri ma ci mette anche in contatto con loro» saranno al centro dell'incontro che segna una nuova sinergia, quella con l'Università di Udine, tramite il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale.

Nell'ambito del Corso di laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi, il 28 ottobre alle 17, l'ateneo ospiterà Paolo Rumiz nell'incontro "Il viaggiatore di frontiera", con Andrea Zannini, direttore dello stesso Dipartimento, professore ordinario di Storia moderna e saggista.

 

FONTE: Agenzia Dire

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