CASERTA - Il presidente del Consiglio Mario Draghi, al termine della visita presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), insieme con la ministra della Giustizia Marta Cartabia, ha detto: «Oggi non siamo qui a celebrare trionfi o successi, ma piuttosto ad affrontare le conseguenze delle nostre sconfitte. Venire qui oggi significa guardare da vicino, di persona per iniziare a capire. Quello che abbiamo visto negli scorsi giorni ha scosso nel profondo le coscienze degli italiani. E, come ho appreso poco fa, ha scosso nel profondo la coscienza degli agenti della polizia penitenziaria che lavorano con fedeltà in questo carcere».
IL COMMENTO - «Sono immagini di oltre un anno fa. Le indagini in corso ovviamente stabiliranno le responsabilità individuali. Ma la responsabilità collettiva è di un sistema che va riformato. Il Governo non ha intenzione di dimenticare – ha aggiunto Draghi -. Non può esserci giustizia dove c’è abuso. E non può esserci rieducazione dove c’è sopruso. La Costituzione Italiana sancisce all’Articolo 27 i principi che devono guidare lo strumento della detenzione: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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