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Elezioni in Ecuador, incertezza sul candidato vincitore

Elezioni in Ecuador, incertezza sul candidato vincitore

All'indomani del voto non si sa ancora chi andrà a sfidare il candidato che ha ottenuto più voti al prossimo ballottaggio previsto l'11 aprile

di Giacomo Zito

ROMA - Terminato il primo turno di consultazioni per le elezioni generali dell'Ecuador ancora non si conosce il nome del secondo candidato che sfiderà l'attuale favorito Andrés Arauz, supportato anche dall'ex presidente Rafael Correa. A contendersi il secondo posto, infatti, sono in due: lo sfidante di centro-destra Guillermo Lasso e il rappresentante del partito ecologista e indigenista Yaku Pérez. Tra i due la percentuale di voti di differenza è così bassa, infatti, che è stato deciso di ricontare le schede per determinare chi andrà al ballottaggio il prossimo 11 aprile.

LA SITUAZIONE - Al momento i due candidati che si contendono il posto per il ballottaggio hanno una percentuale di preferenze intorno al 19%, contro l'oltre 30% delle preferenze del candidato correista. Lasso si trova leggeremente in vantaggio rispetto al suo sfidate, Pérez, che ha infatti chiesto di poter ricontare i voti. Una richiesta accettata da Lasso, da subito interessato a mantenere la situazione il più trasparente possibile. Tra i due, inoltre, sarebbe nata secondo indiscrezioni una certa simpatia e vicinanza, data dalla volontà di rompere con quella che Lasso ha definito una "dittatura correista" che regna nel Paese da quasi quindici anni. In realtà l'ex presidente Correa, in carica dal 2007 al 2017, è vero che ha dato un'impronta alquanto marcata al suo mandato presidenziale, ma da quando è stato sostituito dal suo vice Manuel Merino ha visto il suo Paese cambiare completamente rotta.

L'ECUADOR OGGI - Dopo una legistratura guidata da Merino, infatti, il Paese ha interrotto quella che era il progetto politico di Correa, incentrato su una maggiore statalizzazione delle risorse territoriali e un avvicinamento alle realtà socialiste del continente. Merino, dopo aver agito da vice di Correa, ha infatti preferito seguire un'altra strada, e oggi il Paese si ritrova indebitato con il Fondo Monetario Internazionale che chiede una ristrutturazione del sistema economico in chiave neo-liberale. Contrari a questa visione, i "correisti" intendono piuttosto riportare la visione di Correa al potere nel Paese e ricominciare il progetto politico del loro ex presidente. 

I CANDIDATI - Se dovesse essere confermato Lasso come sfidante di Arauz, quindi, saranno determinanti i voti degli altri due candidati più importanti di queste elezioni. Pérez, la vera sorpresa di queste elezioni, dovrà quindi scegliere da che parte stare. E se l'esito sembra scontato, data la vicinanza tra le ideologie correiste e quelle del partito indigenista, non è detto che alla fine scelga di appoggiare Lasso piuttosto che Arauz, ribaltando così l'esito, secondo alcuni certo, del ballottaggio dell'11 aprile.

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