ROMA - Inaugurato alla presenza del ministro degli Esteri Luigi Di Maio il padiglione Italia all'Expo di Dubai, in programma dal primo di ottobre e slittato a causa della pandemia. Al centro della presentazione del ministro, il rilancio dell'Italia e la ripartenza del "marchio" Made in Italy sulla scena mondiale, un'occasione per far conoscere le aziende e le eccellenze italiane e per ridare fiato all'occupazione.
IL PADIGLIONE - Per l'occasione, Di Maio ha presentato il cuore dell'esposizione italiana nel primo Expo negli Emirati Arabi Uniti: una copia fedelissima del David di Michelangelo, stampata in 3D e inviata a Dubai con un volo speciale. "Ciò che abbiamo di fronte - ha commentato il ministro dopo aver svelato la statua di resina acrilica - è la grandezza dell'Italia". Un'opera capace di unire "arte e cultura con la scienza e la tecnologia", simbolo del tema del padiglione italiano: 'La Bellezza unisce le persone'.
IL RILANCIO DEL MADE IN ITALY - Per il ministro, l'expo sarà "l'occasione ancora una volta per raccontare al mondo cos'è il Made in Italy: non solo un prodotto, ma un modo di pensare, di esprimere la qualità e l'eccellenza". Basterà guardare la copia del David, secondo il ministro, cosicche a "milioni di persone verrà voglia di visitare l'Italia, e questo ci aiuterà in questa ripresa post pandemica a rafforzare i flussi turistici".
IL PADIGLIONE - L'arrivo della statua è stato accolto dalle gru e dalla polvere del cantiere ancora in costruzione. Il padiglione italiano è anch'esso in costruzione, ma già presenta tre "navi" costruite da Fincantieri e ricoperte del "più grande tricolore al mondo". Simbolo della tradizione marittima dell Belpaese, gli scafi sono anche simbolo di "un'Italia che si muove e che è all'altezza dei tempi", ha spiegato all'ANSA il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo.
L'ATTENZIONE ALL'AMBIENTE - Nella costruzione del padiglione, spiega il commissario per l'Italia all'Expo di Dubai, Paolo Glisenti, è stato usato materiale "interamente riciclabile, compostabile, totalmente ecologico". L'idea è quella di un'architettura sostenibile, "in cui tutto si trasforma", ha spiegato Carlo Ratti che, insieme a Italo Rota, ha progettato lo spazio Italia.
IL FLUSSO - Secondo le autorità degli Emirati si aspettano 25 milioni di visitatori, ma per Glisenti si può puntare a molti di più, nonostante in tempi di pandemia "può sembrare paradossale". "Il nostro - ha concluso il commissario per l'Italia - non è un padiglione da contemplare, ma da vivere".
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