BRUXELLES - Più di 132,7 milioni di euro da versare in anticipo a Germania, Irlanda, Grecia, Spagna, Croazia, Ungheria e Portogallo in risposta alla grave emergenza di sanità pubblica causata dalla pandemia COVID-19 all'inizio del 2020. La Croazia riceverà 683,7 milioni di euro per aiutare il paese ad affrontare gli effetti devastanti del terremoto di Zagabria e della zona circostante nel marzo 2020. Un primo esborso di 88,9 milioni di euro era già stato rilasciato nell'agosto 2020.
GLI AIUTI - Nell'ambito della Coronavirus Response Investment Initiative (CRII), nel 2020 il campo di applicazione delle regole del Fondo di solidarietà dell'UE è stato ampliato, consentendo all'UE di aiutare i paesi a rispondere alle principali emergenze di salute pubblica. Complessivamente, 19 paesi dell'UE (Austria, Belgio, Croazia, Cechia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna) e tre paesi in via di adesione ( Albania, Montenegro e Serbia) hanno richiesto assistenza per affrontare le conseguenze della crisi del COVID-19. Di questi, sette paesi hanno chiesto che il pagamento fosse effettuato in anticipo, che i deputati della commissione per il bilancio hanno approvato dopo una votazione.
LA RELAZIONE - Maggiori informazioni e una tabella con importi precisi per paese si trovano nel progetto di relazione del Parlamento e nella proposta della Commissione. La relazione, redatta da Olivier Chastel (RENEW, BE), che raccomandava l'approvazione dell'aiuto è stata approvata con 40 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astensioni. La relazione che approva il progetto di bilancio rettificativo accluso, della relatrice Monika Hohlmeier (PPE, DE), è approvata con 40 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astensioni.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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