ROMA - I brasiliani sono tornati in piazza per protestare contro il loro presidente Jair Bolsonaro. In più di 300 città, al grido di "fora Bolsonaro", i manifestanti chiedono la destituzione del presidente, criticato innanzitutto per la cattiva gestione della pandemia da Covid-19. Si tratta della terza mobilitazione di massa dall'inizio della pandemia, che ha raccolto numerosi sostenitori anche all'estero, dopo quelle del 29 maggio e del 19 giugno.
LE RICHIESTE - Nella giornata di sabato, i manifestanti sono scesi per strada chiedendo le dimissioni del presidente e maggiori aiuti per contrastare la crisi economica derivata da quella sanitaria, che ha messo in ginocchio molte famiglie brasiliane. La giornata di mobilitazione era all'inizio prevista per il 24 luglio, ma è stata anticipata a seguito delle rivelazioni di una commissione investigatrice del Senato sulla pandemia (CPI), che sospetta Bolsonaro di corruzione nell'acquisto del vaccino indiano contro il covid-19 Covaxin.
LO SCANDALO - L'accusa rivolta da tre Senatori al presidente riguarda, in particolare, la possibilità che Bolsonaro abbia compiuto il reato di "prevalicazione" per non aver denunciato il presunto sovrapprezzo imposto per l'acquisto dei vaccini indiani. L'opposizione ha già presentato una nuova richiesta di impeachment, che sarebbe intorno alla settantesima dall'inizio della legislatura.
IL COMMENTO - Per il vicepresidente della Centrale Unitaria dei Lavoratori, Vagner Freitas, il presidente avrebbe potuto evitare numerosi morti se solo il governo "avesse comprato i vaccini rapidamente". Per Freitas, "tutto il mondo sa che Bolsonaro è il colpevole di questa tragedia" e le manifestazioni sono state indette proprio perché venga deposto, il prima possibile.
FOTO: Agenzia Dire
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.