ROMA - Al quotidiano La Repubblica il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, ha detto: «Non possono essere i commissari l’unica soluzione, nè si può pensare di replicare il modello Genova dal momento che lì si è operato in condizioni straordinarie e irripetibili». Serve un «piano semplificazioni».
IL COMMENTO - Per Giovannini «c’è un incrocio tra le opere pubbliche, comprese alcune delle 58 già sbloccate, con i fondi europei. Il Piano di ripresa e resilienza prevede che diverse opere possano essere finanziate con le risorse europee. Purchè rispettino i vincoli previsti dalle regole di Bruxelles: servono progetti molto dettagliati e sostanziosi. E che abbiano un impatto positivo sull’economia e sulla vita di imprese e cittadini, in un ottica di sviluppo sostenibile. Il tutto entro il 2026 deve essere messo in esercizio».
L’OPZIONE - «Quella dei commissari non può essere l’unica soluzione. Il ricorso a questa soluzione sarà efficace nei casi che lo richiederanno – ha aggiunto il ministro -. Nei prossimi giorni annunceremo una iniziativa innovativa per sciogliere alcuni nodi nel sistema degli appalti in vista della stesura definitiva del Piano di ripresa e resilienza».
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