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Intelligenza artificiale: l'UE deve agire come normatore globale

Intelligenza artificiale: l'UE deve agire come normatore globale

La commissione speciale sull'intelligenza artificiale propone una tabella di marcia dell'UE fino al 2030

di Maria Chiara Fantauzzi

BRUXELLES - La commissione speciale del Parlamento sull'intelligenza artificiale nell'era digitale (AIDA) ha adottato martedì le sue raccomandazioni finali, concludendo 18 mesi di indagini. Il testo adottato afferma che il dibattito pubblico sull'uso dell'intelligenza artificiale (IA) dovrebbe concentrarsi sull'enorme potenziale di questa tecnologia per completare gli esseri umani.

IL TESTO - Il testo avverte che l'UE è rimasta indietro nella corsa globale alla leadership tecnologica. Di conseguenza, vi è il rischio che gli standard vengano sviluppati altrove in futuro, spesso da attori non democratici, mentre l'UE deve agire come normatore globale nell'IA. I deputati hanno identificato opzioni politiche che potrebbero sbloccare il potenziale dell'IA in materia di salute, ambiente e cambiamenti climatici, per aiutare a combattere le pandemie e la fame nel mondo, nonché per migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la medicina personalizzata. L'IA, se combinata con le necessarie infrastrutture di supporto, istruzione e formazione, può aumentare la produttività del capitale e del lavoro, l'innovazione, la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro, aggiungono.

IL REGOLAMENTO - L'UE non dovrebbe sempre regolamentare l'IA come tecnologia. Al contrario, il livello di intervento normativo dovrebbe essere proporzionato al tipo di rischio associato all'utilizzo di un sistema di IA in un modo particolare. La bozza di testo sottolinea inoltre che le tecnologie di intelligenza artificiale potrebbero porre questioni etiche e legali cruciali. Evidenzia la sfida di raggiungere un consenso all'interno della comunità globale sugli standard minimi per l'uso responsabile dell'IA e le preoccupazioni per la ricerca militare e gli sviluppi tecnologici in sistemi d'arma autonomi letali.

AUTOMAZIONE - I deputati affermano che alcune tecnologie di intelligenza artificiale consentono l'automazione dell'elaborazione delle informazioni su una scala senza precedenti. Ciò apre la strada alla sorveglianza di massa e ad altre interferenze illecite e rappresenta una minaccia per i diritti fondamentali, in particolare i diritti alla privacy e alla protezione dei dati.

I RISCHI - I regimi autoritari applicano i sistemi di intelligenza artificiale per controllare, esercitare la sorveglianza di massa e classificare i propri cittadini o limitare la libertà di movimento. Le piattaforme tecnologiche dominanti le utilizzano per ottenere maggiori informazioni su una persona. Tale profilazione pone rischi per i sistemi democratici e per la salvaguardia dei diritti fondamentali, affermano i deputati.

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