ROMA – "La proposta che ci sentiamo di avanzare, di fronte alle polemiche sorte attorno al Reddito di cittadinanza, è la seguente: in primo luogo occorre distinguere la Cassa integrazione dal Reddito di cittadinanza". Lo dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. "Nel primo caso, con la Cig- spiega- ci troviamo con lavoratori occupati in attesa di rientrare in attività. Infatti, la principale caratteristica della Cassa integrazione è quella di mantenere il rapporto di lavoro. Nel caso del Reddito di cittadinanza, si tratta di persone disoccupate. Abbiamo casi di rifiuto delle offerte di lavoro da parte di queste persone, come denunciano molti imprenditori del settore del turismo attualmente in forte ripresa". Continua Damiano: "Perché mai, si dice, dovrebbero accettare un lavoro da 800-1.000 euro al mese quando ne percepiscono 780 senza colpo ferire? Il problema è che retribuzioni di quel genere contrattualmente non esistono, a meno che si parli di poche ore o di lavoro pagato al nero. La nostra proposta, invece, è quella di partire dalle paghe reali dei contratti di lavoro".
FONTE: Agenzia Dire
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