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Libri, presentazione de "La terra vista da qui"

Libri, presentazione de "La terra vista da qui"

di Alessia Salmoni

ROMA – "Ho camminato su terre cui sono state inflitte indicibili violenze, dove la gente sopravvive nel più completo degrado. Sono stata testimone della più scioccante miseria umana. Cose che, mi trovo spesso a pensare, tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita". Lo sguardo dall'alto di chi gira il mondo operando per la pace è di Paola Boncompagni, consulente nel settore della cooperazione allo sviluppo e specialista in Communication for Development.

Boncompagni ha recentemente pubblicato il suo libro 'La terra vista da qui' (Utet), che raccoglie gli appunti scritti a bordo di un aereo vivendo in prima persona le emergenze umanitarie e i pensieri di una cooperante già pronta a ripartire. La scrittrice ha, infatti, lavorato per alcune agenzie delle Nazioni Unite e per la Cooperazione italiana allo Sviluppo in Africa sub-sahariana, Medio Oriente, Sud-Est asiatico e America Centrale. Il suo libro verrà presentato a Roma martedì 14 dicembre alle 21, nella libreria Eli in viale Somalia 50/A alle 21 insieme a Giuseppe cederne, scrittore e autore; Luisa Morgantini, già vicepresidente del parlamento europeo e attivista per i diritti umani; Gianluca Falcitelli, Ong Cisp; e Carlo Ciavoni, responsabile di Mondo Solidale di Repubblica.it. "Conosciamo tutti la sensazione che si prova osservando la terra dall'oblò di un aereo. L'aspettativa dell'arrivo, la malinconia della partenza. La rassicurante serie di rituali che precedono il decollo, la vigorosa spinta dei motori, la stabilizzazione in quota e poi quelle ore sospesi, in attesa di raggiungere finalmente la propria meta. Per alcune persone- si legge nel libro- però, il viaggio non sempre significa vacanza.

Esercito silenzioso, ogni anno numerosi operatori di pace percorrono il globo lungo rotte diverse da quelle del turismo di massa, raggiungendo i luoghi più poveri e devastati del pianeta.

Per loro il viaggio significa anche paura di atterrare in mezzo a una guerra, nostalgia del proprio paese, sollievo di abbandonare luoghi di miseria. È tutto ciò che riempie il loro bagaglio emotivo, quello che hanno visto ed è ormai impossibile da dimenticare". Boncompagni è una di quelle cooperanti internazionali che nella vita ha scelto di viaggiare in tutto il mondo per occuparsi di progetti di sviluppo. Seduta in aereo accanto a un finestrino, sa che quei paesaggi colorati osservati dall'alto si riveleranno, ad altezza d'uomo, enormi baraccopoli, zone devastate da carestie o intere regioni occupate dalle milizie. Luoghi visitati in prima persona: dai campi profughi in Ciad e in Kenya alle baraccopoli di Luanda. "La terra vista da qui ci offre uno sguardo sui programmi di cooperazione e sulle loro implicazioni viste dal di dentro, dai ragazzi di strada di Città del Guatemala, passando per l'emarginazione giovanile nelle isole caraibiche fino al cinema educativo proiettato da una carovana itinerante nelle zone rurali remote dell'Etiopia. E ancora la salvaguardia del patrimonio storico artistico utilizzata come strumento di cooperazione nei territori occupati della Cisgiordania, in Cambogia e nelle antiche citta del deserto della Mauritania. Ogni capitolo è dedicato a un viaggio di cooperazione. Decine di missioni intervallate da lunghe ore chiusa nella cabina di un aereo- racconta- diventata presto il luogo ideale per raccogliere impressioni e pensieri che ogni decollo immancabilmente si porta dietro. Il risultato è il racconto appassionato e sincero di chi ha osservato povertà e disperazione, di chi ha deciso di attraversare il pianeta visitando luoghi di dolore, senza mai perdere la speranza", conclude. L'autrice devolverà parte del ricavato di questo libro alla Ong CISP - Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli.

 

FONTE e FOTO: Agenzia Dire

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