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Marevivo: "Ancora un rinvio ingiustificato per la Plastic Tax"

Marevivo: "Ancora un rinvio ingiustificato per la Plastic Tax"

di Simona Mambro

ROMA – "Ancora un rinvio ingiustificato per l'entrata in vigore della Plastic Tax nazionale, la tassa sui manufatti in plastica con singolo impiego, noti come Macsi. Nella nota che segue l'approvazione del 'Documento programmatico di bilancio' da parte del Consiglio dei Ministri è stato annunciato lo slittamento al 2023. L'imposta sul consumo della plastica monouso, che doveva inizialmente entrare in vigore nell'estate 2020 e rinviata per la pandemia, sarebbe finalmente dovuta partire il 1 gennaio 2022, con l'obiettivo di ridurre l'utilizzo di prodotti di plastica e, conseguentemente, di portare a un calo progressivo della produzione della stessa, incentivando le aziende produttrici a convertire la produzione in altro. Questo rinvio avviene nonostante le dichiarazioni dell'Italia in sede G20 e COP 26 sull'importanza della fiscalità ambientale per guidare la decarbonizzazione". Così Marevivo in una nota. "La tassa, che fa riferimento a una Direttiva Europea, la 2019/904/UE, è un'imposta fissata nella misura di 0,45 euro per ogni chilogrammo di materia plastica utilizzata e i prodotti cui si applica sono principalmente quelli volti al contenimento e consegna di merci e/o prodotti alimentari: materie plastiche costituite da polimeri di natura sintetica, che non nascono in un'ottica di riutilizzo (un esempio base: la pellicola per la conservazione del cibo). Con il rinvio della Plastic Tax nazionale si continuerà a coprire un costo legato al settore della plastica (il gettito della plastic tax europea) con fondi pubblici del budget nazionale, senza incentivare la filiera della produzione a una transizione verso un'economia più circolare. L'Italia - nel 2018 - ha prodotto 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti d'imballaggio di plastica, il 44,6% delle quali sono state destinate al riciclo, rappresentando il secondo Paese consumatore di plastica a livello europeo. Quella degli imballaggi è la prima fonte d'impiego delle materie plastiche: un primato pericoloso, dal momento che per la produzione di un kg di plastica vengono emessi quasi 2 kg di CO2 in atmosfera e che ogni anno finiscono in mare circa 570 mila tonnellate di plastica", continua la nota.

 

FONTE: Agenzia Dire

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