(9Colonne) - Il taglio dei tassi BCE dello 0,25% ha riflessi sui mutui a tasso variabile in essere, con una riduzione dell'interesse dovuto e dunque sia dell'importo della rata che di quello del costo totale. Per fare un esempio: per un mutuo di 100.000 euro a 20 anni già in essere al 3 novembre 2011, con un tasso variabile del 4,00% la riduzione della rata esborso mensile della famiglia determinata dal taglio dei tassi della Bce è di 13,05 euro, mentre il risparmio totale è di 3.117 euro. A fronte di questo "vantaggio" non elevatissimo, va però segnalato che per chi si accinge ad accendere un mutuo le condizioni di mercato stanno peggiorando rapidamente ed in misura molto più significativa. Da più parti vengono segnalati livelli di spread addirittura vicini al 3-4% . Cosa significa in termini reali nella nostra ipotesi di mutuo? "Significa che - dichiara Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum - la giovane coppia che acquista casa pagherà quasi il 2% in più rispetto a maggio, quando lo spread era dell'1%: oggi uno spread del 3%comporta un maggior esborso sulla rata mensile di 98,37 euro e sul totale restituito a scadenza di 23.510 euro. Ricordiamo che lo spread si mantiene costante per tutta la durata del contratto di mutuo e resterà elevato anche se l'indice cui è agganciato il tasso di interesse scende. Il problema investe anche le rinegoziazioni e surroghe, poiché il peggioramento generale delle condizioni offerte sul mercato può rendere di fatto impossibile accedere a proposte più convenienti e cambiare banca".
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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