ROMA – Trasformare le allodole in gufi, o viceversa, adesso è possibile: chi rende al meglio nelle prime ore del mattino potrebbe, ad esempio, diventare un nottambulo grazie alla scoperta dei geni che controllano l'orologio biologico che detta i ritmi circadiani, come quelli di sonno e veglia, oppure della fame. La ricerca è pubblicata sulla rivista Applied Physics Reviews dal gruppo dell’Università di Stato della Pennsylvania coordinato da Rongling Wu.
LA SCOPERTA – A controllare i ritmi circadiani non è una singola sequenza di Dna, ma una complessa rete di geni. Per identificare tutti gli elementi di questa rete, gli studiosi hanno utilizzato un modello statistico. L'obiettivo è, infatti, capire come questi geni lavorano insieme per rendere alcuni organismi, esseri umani compresi, più attivi al mattino presto e altri nel cuore della notte.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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