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Partito il 14° rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina

Partito il 14° rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina

Lotta accesa tra il finlandese Lindholm, primo leader, e il pluridecorato Andreucci, il Campione in carica, il francese Consani leggermente più staccato

di Stefania Abbondanza

AREZZO - Il 24enne finlandese Emil Lindholm, affiancato da Korhonen su una Skoda Fabia R5 è il primo leader del 14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, che già da ieri ha animato i territori delle crete senesi e dell’aretino con la prima prova del Campionato Italiano Rally Terra, Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche e del Campionato Italiano Cross Country Rally, oltre ad essere valida per il, ma anche e soprattutto calda “finalissima” del Challenge Raceday Rally Terra 2019-2020 e valida quale apertura del Tour European Rally (TER) sia “moderno” che “storico”.

GLI EQUIPAGGI - Delle ben 112 adesioni, registrate, hanno verificato in totale 107 equipaggi, con al via molto del meglio del rallismo italiano su strada bianca, veri e propri specialisti di quella che gli addetti ai lavori ed anche gli appassionati definiscono come “l’essenza” dei rallies.

LINDHOLM - La leadership di Lindholm, anche figlio “d’arte”, è maturata già dai primi metri di gara, per poi cercare l’allungo inseguito dal pluridecorato Paolo Andreucci, in coppia con Anna Andreussi, sulla Citroen C3 R5, l’unico che seppur limitato dal partire per primo durante il primo giro di prove (quindi “spazzando” la strada) ha saputo tener testa allo scandinavo. Lindholm ha chiuso al comando con 7”9 di vantaggio su Andreucci mentre terzo è per adesso, a 35”7 dal vertice è il Campione in carica del “terra” Stephane Consani, in coppia con De La Haye (Skoda Fabia R5), autore peraltro di un “lungo durante la prima prova.

CAMPEDELLI - In difficoltà l’attesissimo Simone Campedelli (Ford Fiesta R5), affiancato da Tania Canton, attardato sulla prima prova da problemi alla “pop-off” della turbina (PS1) ed all’interfono (PS2), per le cui cause adesso ha dovuto inseguire. Il secondo giro di gara lo ha risollevato, portandolo comunque in quarta posizione provvisoria davanti al trevigiano Giacomo Costenaro, in coppia con il fido Bardini, anche loro con una Fabia R5. Sia lui che in diversi altri, come ad esempio i fratelli Marchioro, l’umbro Fanari, il sammarinese Ceccoli hanno sofferto l’eccessiva scivolosità delle strade nelle crete senesi, prove decisamente “da mondiale”, definite da tutti estremamente tecniche. Oggi, alle 16.00, è atteso l'arrivo a Ponte di Chiani che chiude questo weekend dedicato ai motori fuoristrada.

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