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Piscina delle Rose, l’appello: «Diamo continuità e centralità al progetto»

Piscina delle Rose, l’appello: «Diamo continuità e centralità al progetto»

di Simona Mambro

ROMA - Giornata di sport ad alto livello e dal grande valore sociale alla Piscina delle Rose. Quello che è il vero polmone dell’attività sportiva nel quartiere romano dell’EUR, vuole infatti continuare ad essere un punto di riferimento per il quartiere e per tutta la città di Roma.

Tantissime testimonianze di affetto per la Piscina della Rose, da parte di cittadini romani e non solo. Riconoscimenti importanti, quindi, per una realtà sportiva che dal 1960 è un punto di riferimento di qualità e prestigio per lo sport romano e nazionale.

Claudio Schermi (Presidente del Canottieri Eur 1984 e dirigente sportivo nazionale ed internazionale, ex azzurro e pluricampione italiano di canoa) che dal 2001 gestisce l’impianto, ha spiegato come la Piscina delle Rose porti avanti «una storia che è a disposizione della città di Roma. Fare sport, infatti, è rendere un servizio all’intera cittadinanza, tanto da essere qualcosa che oggi si parla di inserire nella Costituzione. Per questo motivo è importante che la Piscina delle Rose possa poter continuare nel suo progetto sportivo e sociale».

Per Raffaele Chiulli (Presidente ARISF, l’Associazione delle Federazioni Sportive Internazionali riconosciute dal Comitato Olimpico) «lo sport deve essere un diritto di tutti e le istituzioni, locali e nazionali, devono preservare questa condizione, senza porre condizioni inaccessibili. Lo sport, infatti, è anche sinonimo di inclusione sociale. Alla Piscina delle Rose vengono tante famiglie e tanti giovani, per questo deve continuare il suo percorso senza sottostare a condizioni inaccettabili».

Testimonianze importanti della valenza dell’impianto arrivano anche dalle tante squadre e federazioni che si allenano in loco. Antonio De Lucia (Presidente Federazione Italiana Dragon Boat) ha sottolineato come La Piscina delle Rose sia «un circolo che ha una storia e una passione che viene da lontano. Nel tempo abbiamo avuto grandissimi risultati, con atleti che si sono formati qui e sono arrivati fino alle Olimpiadi. Questo è un vanto per Roma e per il quartiere EUR, perché fare sport è rendere un servizio alla cittadinanza».

Pasquale Ruocco (atleta sup Canottieri EUR) ha detto: «Allenandoci qui alla Piscina delle Rose e al Laghetto dell’EUR, abbiamo ottenuto tantissimi risultati. Tra questi spicca sicuramente la tappa mondiale delle maggiori miglia nel 2022».

Carlo Corazza (già allenatore della nazionale Spagnola ed italiana femminile ed oggi del Canottieri EUR) ha spiegato come cerchi di «insegnare la canoa-polo ai ragazzi del quartiere. È un gioco paragonabile alla pallanuoto e, allenandoci al Laghetto dell’EUR, abbiamo sviluppato una squadra tra le migliori in Italia, che l’anno scorso ha concluso il campionato in 4ª posizione».

Maria Pia Dionisi (Presidente Abbraccio Rosa Onlus) si è detta sconcertata dalla situazione che sta vivendo l’impianto: «La Piscina delle Rose ha visto nascere il movimento delle Donne in rosa nel 2003, anche grazie a Claudio Schermi. Questo sta a sottolineare l’importanza di questo centro sportivo che ha un ruolo sociale per la salute fisica e dello spirito».

Il polo polisportivo è proprietà di EUR S.p.A. (società del Ministero dell’Economia e Finanze e del Comune di Roma) e dal 2001 è gestito ed è stato riqualificato proprio dal Presidente Claudio Schermi. In 20 anni di gestione, Schermi ha portato alla Piscina delle Rose la sede sportiva del Canottieri EUR, nonché eventi sociali e sportivi di rilevanza regionale, nazionale, continentale e mondiale.

Schermi, sull’argomento, ha aggiunto: «Il progetto Canottieri Eur è solo all’inizio e noi vogliamo rappresentare la risposta degli anni 2000 ai cugini del Tevere, i Circoli Canottieri nati tra la fine dell’ottocento e la metà del novecento. Il prossimo anno sono previsti i festeggiamenti per i 40 anni del nostro Circolo, che vogliamo celebrare alla Piscina delle Rose con le migliaia di persone che hanno frequentato negli anni il nostro club. Per gli aspetti economici e gestionali abbiamo già offerto ad Eur tutte le garanzie economiche richieste, al fine di proseguire il nostro percorso. Confidiamo nel buon senso e nella sensibilità delle istituzioni, affinché l’azione di Eur S.p.A di tentare di sfrattarci dalla nostra sede, cessi aprendo ad un tavolo serio per un confronto costruttivo con tutti i portatori di interesse».

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