RAVENNA - Primo atto per la realizzazione nel porto di Ravenna di un "Polo della Nautica". Per il nuovo insediamento industriale destinato alla produzione di imbarcazioni da diporto e a ospitare cantieri e le attività legate al mondo della nautica, ieri -lunedì 21 febbraio- è stato infatti sottoscritto l'atto con il quale il Gruppo Sapir avvia il percorso per mettere nella disponibilità della nuova società Polo Nautico di Ravenna il diritto di superficie di 30 anni per l'area, 28.000 metri quadrati, dove il Polo si insedierà. La società si è costituita appositamente per svolgere l'attività di produzione di imbarcazioni da diporto e annovera nella propria compagine societaria brand prestigiosi a livello nazionale e internazionale. L'area si trova in Penisola Trattaroli e si affaccia sul bacino portuale della Pialassa Piomboni. Invece, l'area della Penisola Trattaroli che si affaccia in destra canale è destinata alla realizzazione del nuovo terminal container. Come sottolinea Sapir, l'insediamento di questo nuovo operatore rappresenta "una ulteriore occasione di crescita del porto e di tutto il nostro territorio, con potenzialità di creare un importante indotto". D'altronde, sottolinea il presidente dell'Autorità di sistema portuale Daniele Rossi, gli spazi di cui il porto di Ravenna dispone rappresentano "una grande opportunità per gli imprenditori che vogliano insediare qui le proprie attività. La vicinanza all'acqua ed i collegamenti con strade e ferrovie, rendono le aree del porto strategiche dal punto di vista logistico".
L'AUSPICIO - L'auspicio è dunque che "altre realtà operanti nel settore della cantieristica navale si aggiungano al tessuto imprenditoriale locale". Il presidente di Sapir, Riccardo Sabadini, ricorda che l'impegno del gruppo per lo sviluppo del porto "è totale, in coerenza con la nostra storia che ci ha visto attori della costruzione del porto e propulsori del suo sviluppo". Soddisfatto l'amministratore delegato della neonata Polo nautico Paolo Francia: "Avere raggiunto questo obiettivo rappresenta il coronamento di una idea-progetto iniziato anni fa". Questo percorso, aggiunge, "porterà un rilevante beneficio al territorio inspiegabilmente non ancora dotato di strutture all'avanguardia dedicate alla costruzione di imbarcazioni da diporto". Nel medio termine, conclude, ci saranno "posti di lavoro e prestigio alla città e all'Emilia-Romagna dove sono da sempre presenti brand di importanza internazionale che non hanno oggi la possibilità di costruire sull'acqua in modo efficace, riducendo al minimo l'impatto ambientale grazie alla limitazione di trasporti e apporti energetici".
FONTE e FOTO: Agenzia Dire
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