ROMA - La prima missione umana su Marte è una delle grandi sfide globali di questa generazione. Sempre più spesso si sentono annunci su una probabile partenza e l'eccitazione pervade il mondo degli astronauti. Sempre più ricerche vengono effettuate per fare in modo che si possano commettere sempre meno errori quando verrà il giorno. Tra queste, spicca un nuovo studio pubblicato su Space Weather in cui un team internazionale di ricercatori prende in considerazione le tempistiche e le problematiche da tenere in mente quando si effettuerà la prima missione umana su Marte.
I PROBLEMI - Secondo gli scienziati, uno dei problemi più importanti da tenere in considerzione sono le radiazioni cosmiche che, in un pianeta come Marte, senza atmosfera, risulteranno ovviamente più forti che, ad esempio, sulla Terra. Questo potrebbe schermare le strumentazioni e rendere il viaggio su Marte ancora più complesso, in quanto servirebbe un veicolo con un livello di schermatura sufficiente che, a oggi, ancora non è stato creato.
LE TEMPISTICHE - La soluzione, quindi, sarebbe quella di accorciare il più possibile il viaggio per gli astronauti e farli rimanere meno tempo possibile sul pianeta. Le tempistiche? Tra viaggio di andata e ritorno non più di quattro anni. Oltre questo limite, gli astronauti comincerebbero ad avere seri problemi di salute e le strumentazioni potrebbero subire danni che, al momento, sarebbero irreparabili. Secondo Yuri Shprits, ricercatore e geofisico dell’UCLA ed uno degli autori dello studio, si potrebbe addirittura ipotizzare un viaggio complessivo di massimo due anni.
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