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Sport Power, la peer education contro la povertà educativa

Sport Power, la peer education contro la povertà educativa

di Matteo Spinelli

ROMA – È stato un anno di successi e conferme. Sport Power, l’innovativo progetto di empowerment giovanile che prende origine da azioni pensate su misura per adolescenti e ruota attorno al concetto di Sport Agents - giovani tra i 13 e i 17 anni portatori di valori e modelli positivi di crescita che applicano in sostegno di bambini appena più piccoli (6-12 anni) - ha festeggiato il primo compleanno proiettato verso nuove attività sempre più efficaci e ampliate. Il progetto, della durata di 36 mesi, ispirato al modello di intervento di Sport Senza Frontiere (SSF), estende strategicamente l’offerta educativa della Onlus e valorizza attitudini e capacità delle ragazze e dei ragazzi coinvolti, partendo dal concetto di peer education attiva.

Essere protagonisti della propria crescita aiutando altri a crescere. È questa la filosofia alla base di Sport Power. Partito a settembre del 2022, Sport Power è il progetto che ruota attorno ai concetti di leadership positiva, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e sostenuto da Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel. Punta a includere i giovani in condizione di povertà educativa e a creare modelli positivi tra adolescenti attraverso la leadership acquisita in programmi di attivismo civico. “Il primo passo – spiega Valentina Testa responsabile di progetto SSF – è stato individuare minori in condizioni di disagio a cui proporre il progetto. Ne abbiamo selezionati 120 e reclutato, a seguire, giovani potenziali Sport Agents. Questi sono stati inseriti in un percorso di formazione a partire da febbraio 2023 nelle 4 città di progetto: Roma, Napoli, Bari e Domusnovas. In tutto sono 50 sparsi nelle varie città. Il corso ruota attorno al concetto di peer education, alla comunicazione efficace, il volontariato e la responsabilità sociale, la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio, le tecniche di animazione per i più piccoli. Gli Sport Agents sono seguiti dal Tutor Attivatore di Comunità e dallo Psicologo, figure presenti in ogni città, e partecipano a un incontro mensile di formazione e scambio di esperienze”. Il percorso formativo, corredato di attività pratiche di impegno sociale, avrà appuntamenti mensili fissi e durerà fino a giugno 2025.

Grazie al percorso di formazione permanente, gli Sport Agent, insieme alle reti sportive solidali locali, sono messi in grado di aiutare le equipe che si occupano di minori in condizioni di svantaggio socioeconomico e li seguono in programmi socio- educativi a vocazione sportiva.

“I ragazzi coinvolti – riprende Testa – hanno abbracciato da subito con entusiasmo il progetto, a Bari e Domusnovas, ad esempio, hanno iniziato a fare volontariato non appena sono partiti i corsi, senza attendere l’attivazione prevista, inizialmente, a partire dall'estate. A Bari i ragazzi si incontrano presso l’Associazione sportiva dilettantistica (ASD) Scuola di ciclismo Franco Ballerini e hanno acquisito fin da subito una grande abilità nel guidare Hug Bikes (biciclette speciali strutturate come tandem e progettate per il trasporto di passeggeri affetti da diverse disabilità che vengono letteralmente ‘abbracciati’ da chi guida, ndr). I nostri Sport Agents hanno iniziato ad esercitarsi spontaneamente nella guida, mettendosi poi a disposizione per accompagnare minori disabili che avessero desiderio di partecipare ai tour organizzati dalla ASD”.

Dei 18 Sport Agents di Roma, 5 sono giovani rifugiati ucraini giunti in Italia durante l’estate del 2022. A Roma si sta portando avanti un percorso di inclusione sociale potenziato e più complesso rispetto a quanto avviene nelle altre città, poiché il team di organizzazione ha deciso di lavorare con giovani rifugiati provenienti da una situazione drammatica di conflitto armato. Dal 2022 SSF si fa carico dell’inserimento di ragazzi provenienti da contesti critici come Ucraina, Siria e vari Paesi africani, inserendoli all’interno del tessuto socio-culturale e sportivo della città di Roma.

Nell’estate 2023 gli Sport Agents di tutte le città target si sono impegnati nello svolgimento di azioni di volontariato organizzati dalle ASD di partenariato, supervisionati dal tutor attivatore di comunità. In molte città gli Sport Agents hanno lavorato in gruppo, dividendosi in sottogruppi presso i luoghi dove si svolgevano centri estivi, per fare attività con i più piccoli. Nel caso di Bari hanno partecipato ad eventi di ciclismo, biciclettate organizzate dalla società sportiva Franco Ballerini mentre a Domusnovas hanno organizzato la Festa del Bambino dedicata ai più piccoli, e dato vita ad animazione con postazioni in cui gruppi di bambini afferivano a rotazione per svolgere attività di gioco e sport.

E per l’anno che inizia? Oltre a tutte le attività svolte nel primo anno – corsi sportivi per i minori tra i 6 e i 12 anni, tutoraggio e monitoraggio psico-educativo, formazione per Sport Agents e attività di volontariato – che, ovviamente, continueranno, si aggiunge un’azione innovativa e di grande impatto:  il Tour dell’SSF Van.

“L’ SSF Van - dichiara Roberta De Fabritiis, responsabile della comunicazione di SSF - funzionerà come palestra mobile per facilitare l’attività sportiva in spazi pubblici non attrezzati e per effettuare mini screening pediatrici grazie alla presenza di personale sanitario qualificato. Il Van si sposterà lungo un Tour che attraverserà Roma, Napoli, Domusnovas e Bari e coprirà i mesi primaverili del 2024 e del 2025. Farà soste in aree periferiche nelle quali la popolazione ha più bisogno di opportunità gratuite di aggregazione, sport e sensibilizzazione a temi come il benessere e la prevenzione sanitaria. Il Van viaggerà nei fine settimana e sarà opportunamente brandizzato, fungendo anche da veicolo di promozione e disseminazione”.

In ogni città, durante una tappa, il Van ospiterà anche un Testimonial sportivo d’eccezione che interagirà con bambini, famiglie, operatori e Sport Agents. Gli Sport Agents che risiedono in ciascuna città saranno ingaggiati nell'organizzazione delle tappe locali del Tour, sempre guidati dal loro Tutor Attivatore di Comunità.

Sport Senza Frontiere (SSF) nasce nel 2011 a Roma con l’obiettivo di contrastare la povertà e la diseguaglianza sociale attraverso progetti che utilizzano lo sport come strumento di inclusione, crescita armonica ed emancipazione di minori a rischio e/o in situazione di povertà ed emarginazione sociale. L’associazione ha vissuto una significativa espansione che l’ha portata velocemente a diventare un soggetto agente di cambiamento sociale attivo a livello nazionale, passando da 15 minori presi in carico nel 2011 a oltre 4000 beneficiari nel 2022. A partire dal 2015 SSF ha cominciato ad operare stabilmente in tutti i Municipi di Roma, nelle città di Napoli, Milano, Torino, Bergamo, Bari, Domus Novas e Novara. In undici anni di attività Sport Senza Frontiere ha accompagnato, assistito e aiutato centinaia di bambini in situazioni di disagio socio economico e le loro famiglie. L’associazione si avvale di partnership e collaborazioni importanti tra cui: UNHCR, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Sport e Dipartimento Politiche per la Famiglia, la Comunità di Sant’Egidio, la Facoltà di Scienze della Formazione ed Educazione dell’Università Roma Tre, Sport e Salute, il CONI, L’Università di Tor Vergata di Roma, Università Cattolica di Milano – Dipartimento di Alta Psicologia, la Fondazione Vodafone, Fondazione Enel Cuore, Impresa Sociale con i Bambini, la Fondazione con il Sud, la Fondazione Cariplo, la Fondazione Charlemagne, la Fondazione Haiku, la UISP e il CSI, oltre a diverse Istituzioni locali (Regione, Comuni, Municipi). Nel 2014, il programma di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva è stato individuato come Best Practice dal CONI.

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