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Srpski put prema Europskoj Uniji

La strada serba verso l’Unione europea

di Matteo Esposito

 

Europska Komisija će 12. listopada predstaviti svoj izvještaj o napretku Srbije u procesu europskih integracija. Iako tek tada ćemo zvanično saznati mišljenje Europske Komisije, srpske vlasti misle da će Komisija dati preporuku za status kandidata, ali ne i datum za početak pristupnih pregovora, koji, s druge strane će, navodno, dobiti Crna Gora. Poslije izvještaja o napretku će Europsko vijeće do prosinca odlučiti da li će Srbija dobiti status kandidata ili ne. Iako komesar za proširenje, Štefan Fule, u više navrata je pokazao raspoloženje EU-a prema ulasku zemalja jugoistočne Europe u europsku obitelj, sadašnja situacija u Kosovu sigurno šteti Serbiji. Naime, već nekoliko tjedana, u sjeveru Kosova tenzije ne prestaju, a srbi iz Kosova ne žele da kosovska policija preuzima kontrol nad administrativnim prelazima Јarinje i Brnjak te su postavili niz barikada na cestama prema tim prelazima, koji do sada upravljaju pripadnici europske misije EULEX-a i misije NATO-a, KFOR-a. Dakle će Europska Unija sigurno usloviti europski put Srbije dijalogom sa Prištinom, koji je počeo, ali trenutno obustavljen, zato ako pregovori sa Prištinom ne napreduju i dobijanje statusa kandidata je veliki podvig za Srbiju.

 

La Commissione europea il 12 ottobre presenterà la sua relazione sui progressi della Serbia nel processo di integrazione europea. Nonostante solo allora sapremo il parere della Commissione europea, le autorità serbe pensano che la Commissione raccomanderà lo status di candidato, ma non la data d’inizio dei negoziati d’adesione, che invece, a quanto pare, otterrà il Montenegro. Dopo la relazione sui progressi il Consiglio europeo deciderà entro dicembre se la Serbia otterrà o meno lo status di candidato. Nonostante il commissario per l’allargamento, Štefan Fule, a più riprese ha mostrato la disponibilità dell’UE all’ingresso dei paesi dell’Europa sudorientale nella famiglia europea, l’attuale situazione in Kosovo di certo danneggia la Serbia. Infatti, già da qualche settimana nel nord del Kosovo le tensioni non si sopiscono e i serbi del Kosovo non vogliono che la polizia kosovara prenda il controllo dei valichi di frontiera amministrativi di Jarinje i Brnjak avendo innalzato una serie di barricate sulle strade che portano verso questi valichi di frontiera finora amministrati dai membri della missione europea dell’EULEX e della missione NATO, KFOR. Dunque l’Unione europea sicuramente vincolerà il percorso europeo della Serbia al dialogo con Pristina, che è iniziato, ma è attualmente sospeso, perciò se i negoziati con Pristina non procederanno, anche l’ottenimento dello status di candidato sarà una grande impresa per la Serbia.

 


 

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