PADOVA - Giunge a conclusione giugno, un mese simbolicamente e storicamente importante per la comunità LGBTQ+ di tutto il mondo. Fu infatti negli ultimi giorni del giugno 1969, che a New York, nel Greenwich Village di Lower Manhattan, scoppiò la “Rivolta di Stonewall” in seguito all'ennesimo raid della polizia in un bar frequentato da omosessuali e transgender. L'eco suscitata da quella ribellione diede forza al movimento LGBT che iniziò da allora ad acquisire maggiore visibilità e peso politico-sociale, rivendicando e spesso ottenendo maggiori diritti e maggiore rispetto.
L’OSPITE - Il Pride Village di Padova, il Festival LGBTQ+ più grande d’Italia in corso, ad ingresso gratuito, fino ad ottobre al Parco dello Mura, ha voluto commemorare l’evento invitando sabato 26 giugno sul proprio palco come madrina Stefania Orlando, conduttrice e cantante, da sempre attiva sostenitrice dei diritti delle persone omosessuali e transgender, per concludere insieme a lei il mese più Rainbow dell’anno.
LA EX RAI - Stefania Orlando debutta negli anni '90 come valletta, riscuotendo un successo tale da convincere la Rai a farla partecipare in qualità di opinionista e conduttrice a numerosi programmi, fra cui I fatti vostri, Il lotto alle otto e Unomattina in famiglia. Oltre alla televisione, negli anni ha intrapreso anche la carriera di cantante, prima con la cover band Sex Machine Band poi, dal 2010, come solista e compositrice. Sue sono “Crazy Dance”, “A Troia”, un testo/denuncia verso il "sistema malato", “Omologazione”, “Babilonia”, uscita lo scorso novembre fino al nuovo singolo “Bandolero”, uscito pochi giorni fa, che, con il suo ritmo coinvolgente, è già diventato una hit estiva e il suo video è già virale.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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