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Svolta nella sorveglianza degli aneurismi aortici addominali

Svolta nella sorveglianza degli aneurismi aortici addominali

Philips integra l'ultrasuono 3d con un software innovativo

di Giacomo Zito

AMSTERDAM - Il modello Philips per aneurisma dell'aorta addominale (AAA) aiuta ad aumentare la fiducia diagnostica e migliorare l'esperienza del paziente rispetto agli attuali standard di cura Amsterdam, Paesi Bassi - Royal Philips (NYSE: PHG, AEX: PHIA), leader globale nella tecnologia #health, ha introdotto il Modello Philips per aneurisma dell'aorta addominale (AAA), che fornisce ai medici una soluzione più a misura di paziente rispetto all'attuale standard di cura per la gestione dei pazienti con AAA. Basato sull'ecografia 3D, il modello #philips AAA fornisce ai medici informazioni diagnostiche accurate senza esporre i pazienti ad alte dosi di radiazioni e agenti di contrasto nefrotossici.

ANEURISMA - Un aneurisma dell'aorta addominale (AAA) è un aneurisma che si forma nella parte inferiore dell'aorta. In genere, gli AAA vengono identificati incidentalmente durante gli esami di imaging addominale ma, in alcuni casi, rimangono inosservati fino alla rottura. Un AAA rotto ha un tasso di mortalità dell'80% [1], sottolineando l'importanza della sorveglianza di routine. #philips AAA Model integra l'innovativo #software e le principali tecnologie a ultrasuoni #philips 3D in un'unica soluzione per aumentare la sicurezza diagnostica e una migliore esperienza del paziente. Il #software segmenta e quantifica automaticamente le dimensioni del sacco dell'aneurisma per la sorveglianza di AAA nativi (non trattati) e post-EVAR (trattati) noti.

LO STANDARD - L'attuale standard di cura per gli AAA include l'ecografia 2D e l'angiografia con tomografia computerizzata (CTA). Ciascuna di queste modalità ha i suoi svantaggi, inclusa la variabilità inter-operatore con l'ecografia 2D e l'esposizione del paziente a livelli elevati di radiazioni e agenti di contrasto nefrotossici con CTA.

LO STUDIO - Un recente studio clinico ha dimostrato che l'esame ecografico 3D per la sorveglianza AAA nativa ha un'eccellente riproducibilità inter-operatore, superiore a quella dell'ecografia 2D, supportando l'uso più ampio degli ultrasuoni 3D nei programmi di sorveglianza AAA standard [2]. È stato dimostrato che gli ultrasuoni 3D stimano il diametro e il volume di un AAA con riproducibilità accettabile e un migliore accordo (rispetto agli ultrasuoni 2D) con la TC [3]. Inoltre, è stato anche dimostrato che gli ultrasuoni 3D si correlano significativamente meglio alla TC 3D rispetto agli ultrasuoni 2D per valutare il diametro massimo del sacco residuo post-EVAR, con riproducibilità clinicamente accettabile.

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